ARCHITETTURA e URBANISTICA


normal_Nanomadonnna.jpg

normal_Nanomadonna bambino.jpg

madonna stella nano.jpg

Nano-Art

La Nano-arte supera la percezione naturale. prima la fisica quantistica formalizzava la conoscenza del microcosmo con formalità matematiche, mentre la dimensione nano-strutturale della manipolazione della materia, riacquista per definizione la necessità di descrizione di forme che in vero risultano essere di per se stesse sincretiche a carattere autogenerativo della visione (altro…)

74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg74464_448792295177_577600177_5879590_7733001_n.jpg

DA Criticart PCriticart questa è una presentazione tra le più serie a livello planetario in cui mi è stata data  possibilità di prendere coscienza dei valori per cui vale la pena vivere o morire. Antonio Rainone tra i più severi eleganti e nobili pensatori del XX – XXI secolo. Partecipare a questo circuito del pensiero e della scienza significa anche autogenerare la stima per se stessi e per l’umanità che crede nell’umanità. grazie antonio rainone, grazie -a. p.

  La différence entre le monde de l’Å“il et le monde de l’oreille marque la culture occidentale dès son origine. Ce texte se propose de donner aux lecteurs un instrument d’interprétation de ce dualisme perceptif, qui touche non seulemet le noeud crucial de la rélation image/parole, mais aussi la logique du sens, la modalité d’énonciation de la vérité ou bien la nature de l’intelligence et des passions humaines. …

Ntonio Rainone

 

http://www.doppiomondo.net/

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=448792295177&set=a.445360065177.244560.577600177&ref=nf


Presentazione “Doppio mondo dell’occhio e dell’orecchio”

La registrazione audio in formato MP3 (85′) della presentazione de “Il doppio mondo dell’occhio e dell’orecchio” – Roma 21 ottobre 2010
http://www.doppiomondo.net/present.mp3

Di:Antonio Rainone

DA. I PERDENTI.JPG2619506_terremoto21.jpg

Comunicato stampa appello1.pdf

SAGRA DELLA SALSICCIA.JPG

appello-manifesto terremoto d i Messina parole in liberta.pdf

COMUNICATO STAMPA

RICOSTRUIAMO UNA CITTA’ PIU’ BELLA

SE NON ORA, QUANDO?

I diritti culturali sono riconosciuti tanto nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’ONU, quanto nella Costituzione Italiana, nella Dichiarazione Universale dell’UNESCO, nella Carta di Nizza. Nella definizione dell’UNESCO, i diritti culturali costituiscono una pietra ancora mancante per la comprensione dell’universalità dei diritti dell’uomo; tutelare e promuovere il diritto all’informazione, al sapere ed alla conoscenza, il diritto a godere delle arti e dei beni culturali significa intendere la cultura come valore collettivo e quindi come crescita civile e democratica, come spinta per lo sviluppo economico dell’intera Nazione.

In un Paese in cui il patrimonio artistico non ha eguali, i tagli del Governo ai Beni Culturali sono irresponsabili. E troppo spesso, da noi, la cultura diventa una lucrosa “emergenza” da far gestire alla Protezione Civile: il che vuol dire milioni di euro spesi senza controllo, deroghe alla normativa e delegittimazioni delle competenze e professionalità.

Lucida, amara, inconfutabile, la riflessione di Salvatore Settis che, nel denunciare come scandalo mondiale il crollo della schola armatorum a Pompei, aggiunge: “Altri crolli, altre rovine, altri disastri arriveranno, immancabili”. A L’Aquila i crolli, le rovine, il disastro sono arrivati la notte del 6 aprile 2009. E da quella notte, noi aquilani sappiamo bene che la ricostruzione, la rinascita della città e dei borghi non può avvenire senza l’apporto dell’arte. Siamo convinti che i progetti, destinati al recupero della città e le stesse opere pubbliche debbano portare i segni temporali e culturali dei nostri giorni: progetti, dunque, da condividere con gli artisti già in sede preliminare, per ridare vita, interesse artistico e contemporaneità al territorio devastato dal sisma. Per questo stiamo chiedendo a gran voce che nella ricostruzione/ripristino degli immobili pubblici, e in ogni intervento relativo ad opere pubbliche, venga applicata la legge 29 luglio 1949, n. 717, meglio conosciuta come legge del 2%. Questa norma, mai decaduta ma sistematicamente ignorata in passato per assenza di sanzioni, regola ed assicura risorse per l’abbellimento delle opere pubbliche. Le Linee Guida, emanate nel 2007, hanno reso l’applicazione della legge funzionale all’esperienza della ricerca artistica contemporanea, prevedendo opere progettate specificatamente per i luoghi prescelti e rendendo non raggirabile la legge, perché subordina il collaudo dell’edificio alla realizzazione delle previste opere d’arte.

L’Aquila ed i suoi borghi sono un bene di tutti e tutti devono sentire la responsabilità di non far morire una della maggiori città d’arte.

In occasione della manifestazione nazionale del 20 novembre “SOS L’Aquila chiama Italia” gli artisti lanciano un appello alle istituzioni nazionali e locali affinché a L’Aquila e nell’intero Paese venga data attuazione alla legge del 2%, aprendo un confronto pubblico attraverso un concorso in cui proporre idee, progetti, opere.

Ripartiamo da L’Aquila per praticare la strada della democrazia culturale.

Assemblea cittadina – Tavolo della Ricostruzione Artistica

maldonado.jpg

“Eramos jóvenes insoportables”

Fundador del movimiento de Arte Concreto Invención y referente del diseño a nivel internacional, Maldonado, radicado en el exterior desde mediados de los 50, vino a Buenos Aires para inaugurar una exposición de sus pinturas en el Museo Nacional de Bellas Artes (Libertador 1473). Allí se exponen piezas que realizó entre 1945 y 1954, y las que creó desde 2000, cuando retomó los pinceles después de 46 años. En paralelo, se exhibe una muestra sobre el diseño de la Escuela de Ulm, en Alemania, donde fue rector.

Por Judith Savloff

sobre la FIGURACION. “Actualmente respeto la representación como forma de convivencia, como una expresión humana más.”

Dice Tomás Maldonado: “Yo no soy sólo artista, ni diseñador, ni intelectual ni Don Juan”.

—¿Cómo le gusta definirse?

—Uno que tiene muchas facetas, generalmente vinculadas por la preocupación por la racionalidad, el rigor, la seriedad. Vea, en realidad, lo que quiero aclarar es que yo no soy un señor viejo que se dedica a pintar de nuevo por hobbie. Porque puede parecer extraño, pero en el fondo, desde mi óptica, se trata de discontinuidades en la continuidad: eso es lo que me trae de vuelta a pintar. Si la gente se fija en los problemas que desde siempre me han ocupado, la respuesta que le di acerca de por qué retomé los pinceles es más interesante.

De acuerdo. Maldonado (Buenos Aires, 1922) estudió en la Escuela Nacional de Bellas Artes entre 1936 y 1942, cuando junto con Alfredo Hlito, Claudio Girola y Jorge Brito, publicó Manifiesto de los cuatro jóvenes, contra el academicismo y los “filisteos” y “vanguardistas indignos” que avalaban los premios del Salón Nacional. A mediados de los 40, fue uno de los fundadores, el “teórico”, del movimiento de Arte Concreto Invención, que en su manifiesto decretaba el fin de “la era artística de la ficción representativa” y se pronunciaba “contra la nefasta polilla existencialista o romántica”, “los subpoetas de la pequeña llaga y del pequeño drama íntimo” y “todo arte de elites”, gritando con mayúsculas “NI BUSCAR NI ENCONTRAR: INVENTAR”. Con “júbilo” y sistematización.

Desde comienzos de los 50, se interesó por profesionalizar el diseño y la comunicación. En 1954, se mudó a Alemania, invitado como docente de la Escuela Superior de Diseño de Ulm (ver recuadro) y en 1969 se instaló en Italia. Desde entonces, entre otros libros, publicó El diseño y la vida social (1949), Max Bill (1955) y Reale e virtuales (1992). Promovió la creación de la carrera de Diseño Industrial en Milán y contribuyó a la formación de las vinculadas al diseño en Argentina, donde es Profesor Honorario y Doctor Honoris Causa.

Este diciembre viajó a Buenos Aires para la inauguración de Tomás Maldonado. Un itinerario, que reúne en el MNBA piezas conocidas, que pintó entre 1945 y 1954, y las que realiza desde el año 2000, cuando retomó los pinceles tras 46 años, hasta ahora inéditas. ¿Extrañaba? “No sé, dejé los cuadros, no la reflexión. Volví a pintar porque me gusta y tenía la sensación de que podía encarar problemas de los 40 con otra mentalidad. Ya no me interesa la componente utópica. Pintar es una revancha, en el sentido de retomar temas abiertos.”

—¿Qué buscó retomar?

(altro…)

2.jpg5.JPG4.JPG15.JPG17.jpg

ANNA SECCIA –   GESTALT  MEDITERRANEA DEL   COLORE

“L’intera natura si rivela attraverso il colore al senso della vista…” Goethe

“Il colore è un mezzo per influenzare direttamente l’anima…”  Kandinskij

Da Goethe a Kandinskij il trattato sullo studio dei colori messi in classificazione teorica,  suona  una forza della ricerca dirompente capace di aggiungere alla scienza  della percezione  la sua combinata spiritualità.  L’opera “sintetica” di Anna Seccia rimanda alle analogie della leggerezza  cui la composizione cromatica è potenzialmente capace di allineare le percezioni visive con il respiro fantastico della visione liquida. Teoria goetheana e visitazione della spiritualità  kandinskijana   rinvigoriscono la ricerca di Anna Seccia per  una condizione del movimento simile alla sensazione costituita dagli elementi della  danza che organizza gesti spontanei tra queste due dimensioni aggiungendo il sapore del gioco e la percezione fantastica dell’infanzia.  La  “teoria dei colori”  apre nuovi mondi  attraverso il viaggiatore tedesco che  per eccellenza sforna combinatorie paesaggistiche, universi floreali, architetture botaniche, classificazioni dei profumi cromatici che l’artista del Bauhaus trasforma poi in anime da vedere e da ascoltare.  Anna Seccia lavora sui due fronti. Da anni raccoglie l’esperienza della cultura architettonica con cui ha strutturato una visione concreta per dare  forma al pensiero e alla ricerca sviluppando poi lo spazio in qualità vitale dove il cromatico, con amorevole vocazione diretta al privilegio del blu, diventa voce del  movimento entro cui la musicalità dei colori incita il corpo verso l’azione gaia per diventare dinamica del gusto e dell’accoglienza psicologica.

(altro…)

http://www.facebook.com/profile.php?id=577600177#!/album.php?aid=244560&id=577600177

rainone ant pres.jpgrainon.jpgant rain.jpg

33680_445362920177_577600177_5808590_7682681_n.jpg33680_445362925177_577600177_5808591_4983791_n.jpg33680_445362930177_577600177_5808592_6635599_n.jpg33680_445362915177_577600177_5808589_7284906_n.jpg

ant rainon.jpg

picariello – rainone – riposati

rain.jpg

rainone ant pres.jpg

rain.jpgrainon.jpg ant rain.jpg

peto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpeto co.jpgpilò.jpgnew-york ceronte.jpgpilò.jpg

rido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPGrido dei miei pensieri.JPG

tomas_maldonado_anti_corpi_cilindrici_2006.JPGtomas_maldonado_anti_corpi_cilindrici_2006.JPGtomas_maldonado_anti_corpi_cilindrici_2006.JPGtomas_maldonado_anti_corpi_cilindrici_2006.JPG

Nato a Buenos Aires, Maldonado si formò artisticamente alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrridón. Già durante questa tappa iniziale dei suoi studi fu coinvolto nell’attività dell’avanguardia argentina. Nel 1935 crea l’associazione Arte Concreta-Invenzione insieme a Lidy Praty, Alfredo Hlito, Manuel Espinosa, Raúl Lozza, Enio Iommi e Oscar Nuñez. Un anno più tardi l’associazione organizza la prima esposizione e pubblica un manifesto «invenzionista». Dopo un breve viaggio in Europa, nel quale prende contatti con Max Bill, il gruppo invenzionista si dissolve e Maldonado decide di fondare un nuovo gruppo di arte concreta, volto all’insegnamento dell’arte. Maldonado dal 1944 collaborò alla rivista Arturo, sulle pagine della quale si riflettevano le tendenze di questo gruppo di artisti. L’arte concreta propugnava un’arte non imitativa, non rappresentativa, né espressiva, ma basata sulla pura invenzione.

In Germania. La scuola di Ulm

Nel 1954, Maldonado si trasferì nella Repubblica Federale Tedesca per insegnare alla Hochschule für Gestaltung a Ulm. Tra il 1954 e il 1966 fu direttore di questa istituzione che orientò verso un estremo razionalismo e scientismo. Pubblicò le sue teorie nel saggio intitolato Ulma, scienza e proiezione. Durante i suoi trascorsi come direttore della scuola di Ulma, Maldonado introdusse cambiamenti significativi al programma di studio, come l’insegnamento della semiotica, di materie in relazione con la fisica e con l’architettura, cercando una rigorosità scientifica nello studio e perseguendo l’idea di una fusione fra arte e industria che trovava le sue radici nelle idee del Bauhaus.

Il trasferimento in Italia

Tra il 1964 e il 1967, in collaborazione col suo collega tedesco Gui Bonsiepe, sviluppo un sistema di icone per un progetto di design per la Olivetti e curò l’immagine e il design per La Rinascente. Nel 1976 si trasferì a Milano, continuando il suo lavoro di insegnante in Italia, presso la facoltà di Lettere all’Università di Bologna, focalizzandosi sulla filosofia e sulla critica di influenza semiotica. In uno dei suoi ultimi saggi (L’Eterodosso) sostiene il recupero del ruolo dell’intellettuale come guida della coscienza collettiva.

Carriera accademica

Tra il 1955 e il 1967 Maldonado ha insegnato alla scuola di disegno di Ulma, nota anche come «Il nuovo Bauhaus», ricoprendo anche il ruolo di direttore dell’istituto. Tra il 1967 e il 1970 insegnò alla scuola di architettura dell’università di Princeton. Tra il 1976 e il 1984 insegnò come titolare di cattedra di Design Ambientale presso l’Università di Bologna. Attualmente insegna Progettazione Ambientale presso il Politecnico di Milano.

Pubblicazioni

Che cos’è un intellettuale? Avventure e disavventure di un ruolo, 1995, “Elementi”, Feltrinelli, Milano ISBN: 88-07-47000-4

Critica della ragione informatica, 1997, “Campi del sapere” n. 221, Feltrinelli ISBN: 88-07-10221-8

Cultura, democrazia, ambiente. Saggi sul mutamento, 2 ed., 1991, “Idee” n. 24, Feltrinelli ISBN:88-07-09024-4

Disegno industriale: un riesame, 1991, “Campi del sapere” n. 142, Feltrinelli (ISBN: 88-07-10142-4)

Il futuro della modernità, 7 ed., 1990, “Campi del sapere” n. 69, Feltrinelli ISBN: 88-07-10069-X

Reale e virtuale, 6 ed., 1994, “Saggi” n. 110, Feltrinelli ISBN: 88-07-08110-5

La speranza progettuale. Ambiente e società (1970), 4 ed.,1981, “Nuovo Politecnico” n. 35, Einaudi, Torino ISBN: 88-06-28886-5

maria orlo.jpgtutto si secca caro amico.JPGocchio1.jpg

*      L’architettura postmoderna deriva dalla corrente di pensiero del postmodernismo, definizione più completa della parola slang inglese post-modern, che letteralmente ha il significato di “dopo moderno”; gli anglosassoni tendono anche a definirlo anche come “late modern” cioè “tardo moderno”.In generale, per postmodernismo si intende la tendenza e la consapevolezza della società contemporanea che considera superato lo status quo del progresso continuo ed ascendente proprio della modernità. Le certezze ideali, filosofiche, scientifiche in un futuro sempre migliore ed in perenne ascesa vengono ad affievolirsi, fino a negarne la validità. (altro…)

« Pagina precedentePagina successiva »