Ven 9 Mag 2008
Comunicazione
Mar 6 Mag 2008
Irene Zangheri: Anno Matthias Henke
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Mar 6 Mag 2008
altroverso, Flavio Brunetti
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Sab 3 Mag 2008
Sab 3 Mag 2008
Artisti convegno DEBORD Sabato 21 giugno L’Aquila
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , cinematografia , Comunicazione , Fotografia , manifesti/CriticaNo Comments
Angelus Novus
Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea
L’Aquila, Via Sassa 15
Fondato nel 1988
Caro artista, facendo seguito ai contatti intercorsi, ti confermiamo l’invito alla partecipazione alla rassegna d’arte contemporanea “L’immaginazione al potere / Il potere dell’immaginazione†riservata ad artisti abruzzesi e molisani, curata dai critici Antonio Gasbarrini e Antonio Picariello.
L’opera, di cm. 40×40, liberamente ispirata al Maggio del ’68, dovrà essere recapitata a cura dell’artista all’Angelus Novus il giorno 18 giugno p. v.
Della stessa dovrà essere inviata entro e non oltre il 25 Maggio una foto “digitale professionale†via e-mail (Gasbarrini Picariello)e base cm. 15 con una risoluzione di 300 dpi, per la pubblicazione nel previsto libro-catalogo. Insieme alla foto, un breve testo “poetico-biografico†da contenere in una decina di righe (800 caratteri circa).
Negli allegati potrai approfondire le ragioni dell’iniziativa “Omaggio a Guy Debordâ€, nonché il programma.
Contiamo su una tua presenza nella giornata del 21 giugno.
Cari saluti,
Angelus Novus
LE RADICI CULTURALI DELLA “RIVOLUZIONE DOLCE†del MAGGIO ’68
OMAGGIO A GUY DEBORD Situazionista
L’Aquila 21-22 giugno 2008
Le manifestazioni e le iniziative culturali in corso in tutt’Italia per ripercorrere storicamente e criticamente l’effervescente stagione del Maggio ’68 (Convegni, libri, concerti, ecc.), hanno suggerito, all’Associazione Culturale Angelus Novus, di promuovere due giornate intere full immersion dedicate alla riscoperta dell’opera cinematografica ed degli scritti teorici di uno dei più lucidi e radicali filosofi europei della seconda metà del Novecento: il francese Guy Debord.
Si può affermare, senza alcuna ombra di dubbio, che senza Debord (1931-1997) ed il Movimento dell’Internazionale Situazionista (1958-1972) da lui diretto, non si sarebbe verificata in Europa né la piena presa di coscienza (da parte delle masse studentesche sopratutto) dei non-valori neo-capitalistici su cui è imperniata la “Società spettacolare†(da lui teorizzata) fondata sulla produzione e sul consumo acefalo delle merci, né tanto meno la rivolta studentesca che proprio nel ’68 pose con forza le istanze di cambiamento di giovani, donne (le questioni “giovanile†e “femminileâ€), proletari (o meglio, sottoproletari).
Le lucide diagnosi di Debord e degli altri situazionisti a lui vicini (in particolare il belga Raoul Vaneigem), sulla decomposizione in progress della società occidentale (in termini di valori) e sulla conseguente necessità di riappropriarsi di una quotidianeità “altra†rispetto all’alienazione generalizzata in cui versava e sempre più versa ogni membro della “Società spettacolare†– mai come oggi così attuale con lo sviluppo dei massmedia e con il sopravanzare della globalizzazione –, con la riscoperta del gioco, della passione, hanno acquisito i netti contorni di una profetica visionarietà .
Queste, le opere di Guy Debord e dei situazionisti che saranno oggetto di un seminario di studi, nonché della proiezione di suoi cortometraggi e lungometraggi realizzati dal 1952 al 1994.
Riviste: Internationale Situationiste (1958-1969)
Libri: La società dello spettacolo (La societé du Spectacle)
Cinematografia: Guy Debord son art et son temp (1994) – Hurlements en faveur de Sade (giugno 1952) – Sur le passage de quelques personnes à travers une assez courte unité de temps (settembre ’59) – Critique de la Séparation (genn.-febbr. 1961) – La Societé du Spectacle (maggio 1974) – Réfutations de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film “La Societé du Spectacle†(1975).
(Le proiezioni, per ragioni temporali, saranno parziali. La proiezione integrale della durata complessiva di circa 6 ore sarà replicata il 22/6/2008 – giorno successivo al seminario ed all’inaugurazione della mostra di cui appresso – nella giornata “Cinematografia Guy Debord no stop†(dalle ore 10 alle ore 22 nello spazio culturale di Angelus Novus).
Per meglio raccordare l’iniziativa dedicata alla figura ed all’opera di Guy Debord al “simbolo immaginifico†del Maggio ’68, si terrà inoltre, nello spazio culturale di Angelus Novus (Via Sassa 15) la rassegna d’arte contemporanea L’IMMAGINAZIONE AL POTERE / IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE alla quale sono stati invitati (da parte dei curatori, i critici Antonio Gasbarrini e Antonio Picariello) artisti abruzzesi e artisti molisani che realizzeranno per l’occasione un’opera di cm. 40×40. La mostra itinerante, che sarà inaugurata nella stessa giornata dedicata a Debord, resterà aperta fino al 10 luglio, e sarà successivamente trasferita in uno spazio museale molisano.
Le relazioni del seminario degli eminenti studiosi partecipanti ed il catalogo della mostra saranno editati in un apposito volume che avrà il prezzo di copertina di Euro 15,00.
Artisti invitati : ARDUINI / BONANNI / CARDONE / COLANGELO/ COLANTONI /
COSTANTINI/COSTANZO/FALASCA/ FIORILLO / GIANCARLI / GIANSANTE /CONTESTABILE / SERRA / GIORDANO / CERRONE / MANISCALCO / MASTRANGELO / MASCIA / MACOLINO / MELARANGELO/ PRISTON/ PAOLINELLI / PELLICCIONE / PERI/ PICCHIELLO / ROBBIO/ TRAMONTANO/ SAQUELLA / VERRILLI/ ZIBBA’
(IN BASE ALL’ADESIONE DEFINITIVA, I NOMI POTRANNO SUBIRE MARGINALI VARIAZIONI):
LE RADICI CULTURALI DELLA “RIVOLUZIONE DOLCE†del MAGGIO ’68
OMAGGIO A GUY DEBORD Situazionistazione
(Da un’idea-progetto di Angelus Novus)
Programma delle due giornate “Full immersionâ€
Sabato 21 giugno (solstizio d’estate) – Palazzetto dei Nobili (Piazza S.Maria Margherita, L’Aquila)
Ore 9,30 Saluto Assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila
Ore 9,45- 11,15 Proiezione dei film “Con e contro il cinema†di Guy Debord
Guy Debord son art et son temp (1994) / Hurlements en faveur de Sade (giugno 1952)
Sur le passage de quelques personnes à travers une assez courte unité de temps (settembre ’59)
Critique de la Séparation (genn.-febbr. 1961)
11, 15 – 13,00 I parte seminario
Antonio Gasbarrini CoBrA, Lettrismo, Internazionale Situazionista: dall’estetica borghese al
nichilistico “Dépassement de l’artâ€
Antonio Del Guercio Debord and Company.
Roberto Massari La Societé du Spectacle ed il Maggio del ‘68
15,00 – 16,30 Proiezione dei film “Con e contro†il Cinema di Guy Debord
La Societé du Spectacle (maggio 1974) / Réfutations de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film “La Societé du Spectacle†(1975)
16, 30 – 18,00 II parte seminario
Pino Bertelli Guy Debord: come filmare la teoria
Fabio Mastropietro  Il Dio fucilato e la tecnocrazia del lutto
Antonio Picariello Situazionismo: Il tempio del sole non c’è più
18,00 .19,00 Tavola rotonda dei partecipanti all’Omaggio a Guy Debord
L’IMMAGINAZIONE AL POTERE / IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE
19,30 Angelus Novus (L’Aquila Via Sassa 15)
Inaugurazione mostra intergenerazionale d’arte contemporanea di Artisti Abruzzesi e Molisani
liberamente ispirata al Maggio del ’68 (a cura di Antonio Gasbarrini e Antonio Picariello)
ARDUINI /Â BONANNI / CARDONE / COLANGELO/ COLANTONI /
COSTANTINI/COSTANZO/FALASCA/ FIORILLO / GIANCARLI / GIANSANTE /CONTESTABILE / SERRA / GIORDANO / CERRONE / MANISCALCO / MASTRANGELO / MASCIA / MACOLINO / MELARANGELO/ PRISTON/ PAOLINELLI / PELLICCIONE / PERI/ PICCHIELLO / ROBBIO/ TRAMONTANO/ SAQUELLA / VERRILLI/ ZIBBA’
Domenica 22 giugno (Angelus Novus, Via Sassa 15 L’Aquila)
10-22 CINEMATOGRAFIA GUY DEBORD NO-STOP
Proiezione integrale, in versione originale (lingua francese), di tutti i film di Guy Debord (in due cicli della durata circa di 6 ore ognuno)
Ven 2 Mag 2008
ARCHETYP’ART GALLERY: Maya Nagy
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , ComunicazioneNo Comments
Mer 30 Apr 2008
“Maya Nagy, dal Museo Cristiano Di Esztergom a Archetyp’art Galleryâ€
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , ComunicazioneNo Comments
Lun 28 Apr 2008
LE TEORIE DEL MADI
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , Comunicazione , manifesti/Critica1 Comment
COMUNICATO STAMPA-INVITO
Lunedì 5 maggio – ore 17,00
Galleria SCOGLIO di QUARTO – via Ascanio Sforza, 3 Milano
inaugurazione della mostra:
LE TEORIE DEL MADI
a cura di
GABRIELLA BREMBATI – REALE F.FRANGI – GINO LUGGI
GIANFRANCO NICOLATO – PIERGIORGIO ZANGARA
testo critico di
MATTEO GALBIATI
opere di:
ARDEN QUIN (Uruguay); BENSASSON (Francia); BERTOLIO (Italia); BINET (Francia); BLASZKO (Argentina); BOLIVAR (Uruguay); BOURMAUD (Francia); BRANCHET (Francia); CHARASSE (Francia); CHAVEZ (Stati Uniti); COADOU (Francia) CORNOLO’ (Italia); CORTESE (Italia); DRUGDA (Slovacchia); DE JONG ORLANDO (Olanda); FACCIO (Argentina); FORLIVESI (Italia); FRANGI (Italia); FROMENT (Francia); FULCHIGNONI (Italia); GALVAO (Brasile); HERNANDEZ (Venezuela); HORVATH (Belgio); HULIK (Slovacchia); JOUET (Francia); KIMURA (Giappone); LAMBELE (Belgio); LOMBARDI (Italia); LUGGI (Italia); MARINHO (Brasile); MASCIA (Italia); MILO (Italia); MINORETTI (Italia); MORI (Giappone); NEYRAT (Francia); NEM’S (Ungheria); NICOLATO (Italia); PASQUER (Francia); PATAKI (Ungheria); PERROTTELLI (Italia); PILONE (Italia); PINNA (Italia); PRADE (Francia); RIDELL (Svezia); ROHR (Belgio); ROSA (Italia); SAXON SZASZ (Ungheria); SZARAZ (Ungheria); SILVA (Venezuela); THOMEN (Francia); YOUSSEF (Egitto); VACHER (Francia); VAN LIER (Olanda); ZANGARA (Italia)
Dom 27 Apr 2008
Una critica di dovere . Due sponde e un mare.
Posted by Antonio Picariello under Comunicazione , manifesti/CriticaNo Comments
http://www.ilbenecomune.it/web/index.php?page=elemento&id=3895
Ho visitato la manifestazione. Non c’è dubbio che l’idea e la costruzione dell’evento siano contenitore di un altissimo sapere messo a disposizione del territorio. Le manifestazioni d’arte hanno il compito di aprire coscienze collettive attraverso una sorta di percorso che mette in campo, come in questo caso, anche la comparazione tra i vari linguaggi, non solo delle arti, ma del pensiero che una cultura, le culture, delle aree costeggianti l’Adriatico, hanno in sostanziale differenza o in sensibile accordo. In questo modo l’umanità della costa ha possibilità di confrontarsi, scambiarsi le differenze ed aprire consapevoli scambi di rispetto e di unione che di solito sono precognitiva formazione silenziosa prominente ai meccanismi sottesi delle percezioni. Si crea così l’apparato sintomatico per la creazione di quelle che, poi storicamente, diventeranno prima avanguardie poi strutturalismi e canonicità museali. Insomma, per dirla in forma più settoriale, è ciò che Wolfflin, con il “Kunstgeschichtlicheâ€, cerca di individuare nelle leggi che muovono e regolano lo svolgimento dei mutamenti dello stile, schematizzate nelle famose cinque coppie di principi formali. È chiaro che detto altrimenti e con mena specificità del linguaggio estetico, si potrebbe addirittura risalire alla magnifica apertura di Melville nel migliore testo letterario donato all’umanità , ovvero Moby Dick: “Ma, ecco! Che giungono altri gruppi, che van diritti all’acqua e con l’intenzione, pare, di fare un tuffo. Strano! Nulla li soddisfa, se non il limite estremo della terraferma […] Ed eccoli là fermi, per miglia e miglia, per leghe. Gente dell’interno, tutti, vengono da viottoli e da vicoli, da vie e da corsi, dal nord, dall’est, dal sud e dall’ovest. E pure qui si uniscono tutti. Ditemi, forse il potere magnetico degli aghi delle bussole di tutte quelle navi li attira qua?â€. Dunque l’idea di Ciarla, professionista che stimo anche con grande affetto, travalica le aspettative del vedere in quanto premette a ciò che in arte, e non solo, diventa evento storico e didattico per la formazione delle società che hanno capacità e volontà per farsi governare dalla qualità del benessere mentale e della vita. Dunque peccato che la manifestazione nel suo principio pur avendo tale portata nella costruzione pratica manca di elementi fondamentali affinché la qualità e la storia possano successivamente servirsene. Manca la professionalità dell’organizzazione dell’entità degli artisti, manca il catalogo che in arte è l’unico elemento indiscutibile che costruisce il senso degli eventi, manca la critica e soprattutto manca un criterio di scelta che se basato solo sul gusto personale del geniale organizzatore, lascia morire tutti gli elementi che ho scritto in premessa vitalizzano solo il desiderio dell’ideatore (ripeto, ideatore di grande prestigio professionale) “manieritizzando†più un rituale mass mediologo che supportando la cultura e la forza dell’arte che nelle manifestazione e nelle mostre trova il suo cuore palpante. Nell’incontrarmi, Ciarla, ha avuto momenti di difesa; si vede che i critici in qualche modo esistono ancora anche se la condizione e il limite delle amministrazioni tentano in tutti i modi di sostituirli con le delibere che hanno più carattere di provvigione magazzinale che coscienza e gnosi culturale atta all’evoluzione della società che governano, ma Ciarla rivendica che l’impatto diretto dello spettatore possa essere salubre all’intensità percettiva senza avere un filtro che ne diriga il senso e l’identità . Gli ho riferito che ammiravo la sua giovanile forza di fede, ma ho dovuto anche deluderlo con una mera spiegazione didattica: le manifestazioni d’arte sono diverse dalle manifestazioni dello spettacolo, sia esso teatro, musica o danza. L’arte, soprattutto l’arte contemporanea si realizza nel testo critico e nel catalogo che “quando” più è di qualità tanto più rende qualificata la manifestazione e la storia. Purtroppo di questo sapere la regione intera, tranne qualche geniale punto affidato a personaggi che hanno cultura internazionale, manca, e a differenza delle altre regioni italiane e europee, non si preoccupa minimamente di apprenderla gestendo su modello di allevamento agricolo, la sua funzione culturale. Ma Ciarla non ha colpa. Diversamente la colpa l’attribuisco totalmente agli artisti i quali pur provvisti di tutte queste conoscenze assunte per cultura di accademie e di Beaux-Arts, o del Liceo Artistico visto che in Molise manca uno sviluppo universitario e accademico, nella loro vanesia maniera di apparire dilettantistico, non hanno consigliato a nessuno i minimi provvedimenti da adottare per rendere una manifestazione con un così fortunato potenziale, un evento capace di aiutarci a vivere bene e a sperare nel futuro. Come dicevo in una lettera a loro inviata: “[…]ma che gli artisti, che hanno cultura di accademie e di Beaux-Arts si facciano utilizzare come barattoli di tomate da mettere nei supermercati, questo proprio non sta bene…Se le vostre opere sono contenitori di ricerca e di anima, che in questo caso devono anche dare identità ai popoli che rappresentate, e la vostra coscienza non vi indica un minimo sintomo di alterazione elettrica, allora come credete di poter pensare che qualcuno lo faccia in vece vostra?. Pensate forse che i testi critici che vi rappresentano siano i bigliettini dei baci perugina a cui le vostre morose vi hanno abituato? Credete che i vostri linguaggi possano essere sostegno alla qualità delle città , del pensiero che muove le entità profonde della storia e del destino umano? Se siete barattoli da supermercato non siate pop art, siete merce che ha bisogno prima o poi di essere smaltita…â€. Ecco, spero non se ne abbia a male nessuno, era mio dovere professionale intervenire, come dovere professionale è quella del medico di fronte al richiamo del malato. Soprattutto spero non se ne abbia a male Luca Ciarla a cui porto da sempre alta stima e, forse, amicizia.
http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=e-mail&articolo=31560
A. P.
Gio 24 Apr 2008
Bérénice a Firenze
Posted by Antonio Picariello under Comunicazione , manifesti/CriticaNo Comments