Comunicazione


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http://www.ovarole.it/index.html

LE OVAROLE

incontri con signore

dal 1° marzo al 29 giugno 2008

il corpo e’ la poesia,
e non si da’ pace.
(e. sanguineti)

per il nostro territorio una serie di appuntamenti in luoghi, tempi, modi diversi perche’ le donne possano raccontare e raccontarsi
donne demiurgiche, appassionate e ironiche, capaci di trasformare le fatiche in opere d’arte, appunto, come le sfoglie tirate dal magma vischioso di uova e farina

margherita collareta
assessore pari opportunita’
provincia di forli’ _ cesena

eva carbonari e daniela ciani
consigliere di parita’

siamo partite da luoghi e storie peculiari di ogni paese come sfondo o pretesto per incontri con figure femminili, per costruire eventi, situazioni, contesti dove esercitare l’arte della conversazione e mettere in circolo la creativita’ propria alle donne che e’ pratica della relazione / siamo arrivate a programmare una rassegna di genere che mette in relazione venti comuni della provincia intorno al tema corpo …

lelia serra e leli nottoli

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Mandra Cerrone

Se potessimo attraversare età, storie, sogni e possibilità e ritornare di nuovo qui per ritrovarci? Celebreremmo, qui, adesso, una festa d’amore per l’Anima, passata attraverso ogni cosa e ritrovata bellissima, perché più grande, come quella dell’Umanità che comunque, siamo

a cura di Antonio Zimarino

Chiesa di San Giovanni Battista delle Gerosolimitane, Penne (PE)

inaugurazione martedì 18 marzo ore 17:30

fino al 1 aprile 2008

dalle 17:00 alle 20:00

intervento Antonio Di Vincenzo (Italia Nostra – Penne) “Le confraternite di Penne, cenni storici concerto di musica classica Trio barocco dell’Accademia Musicale “G. Verdi” di Penne

Giacinto Sergiacomo: clavicembalo – Sandro Carbone: flauto – Emanuela Tarantelli: violoncello. Con l’amichevole partecipazione del Mezzo Soprano Franca Mulciri

Patrocinio

COMUNE DI PENNE

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

Direzione Regionale dell’Abruzzo

REGIONE ABRUZZO

Centro Servizi Culturali Penne

ITALIA NOSTRA

Sezione di Penne

SOVRANO MILITARE ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI GEROSOLIMITANO DI RODI E MALTA

Delegazione Abruzzo e Molise

ISTITUTO NAZIONALE PER LA GUARDIA D’ONORE ALLE REALI TOMBE DEL PANTHEON

Delegazione di Pescara

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(foto tratta dal sito di M.Cerrone)

Caro Antonio,
se ti va di condividere, ti invio poche parole che ho scritto
ricordando Ernesto.
Franco
certo, caro franco valente, come potrei non essere con te con il cuore e l’anima…a.p.

Ricordando Ernesto Saquella

Non vedevo Ernesto Saquella da tanto tempo. L’ho sempre considerato uno
di
quegli spiriti irrequieti al quale mi sentivo legato per una affinità
elettiva epidermica.

Quelle poche volte che ci siamo visti ci siamo scambiati le solite
battute
che facevano immaginare la possibilità che un giorno ci saremmo fermati
a
progettare qualcosa per questa regione spesso in mano a gente
irriconoscente
e qualche volta anche invidiosa.

Poi, inaspettato, il 28 novembre mi è arrivato un messaggio sul
computer ed
ho scoperto che Ernesto seguiva il mio blog:

“Carissimo Franco,

in questo periodo sto utilizzando poco, pochissimo, quasi per
niente…. il
PC.

Quindi se vogliamo fare due chiacchiere, magari fissando un
appuntamento, è
meglio sentirci telefonicamente.

Ogni occasione m’è cara per testimoniarti stima profonda ed affetto.

Un caro saluto, Ernesto Saquella”

“Carissimo Ernesto, mi farò sentire appena vengo a Campobasso. Con
grande
piacere. Franco”

Mi rispose:

“Attenderemo con piacere che si realizzi la congiunzione astrale:
“l’ora, il
giorno e la dolce stagione”… A prestissimo. Ernesto”

Qualche giorno dopo ci siamo scambiati qualche battuta mentre aspettava
che
suo figlio uscisse dal Mario Pagano. Ci siamo dati un appuntamento
presso il
suo laboratorio, ma la drammatica notizia della sua scomparsa chiude la
possibilità condividere qualsiasi iniziativa.

Ernesto Saquella inseguiva quel sogno alchemico che si perde nella
misteriosità rosacrociana e che trova origine nell’applicazione di
moduli
artistici di origine pitagorica che egli ostentava con rigoroso riserbo
e
con una religiosità da novello Odisseo.

L’arte di Ernesto, proprio perché fortemente condizionata da una
ricerca
filosofica, non è facile da capirsi. Un’arte che, seguendo la prassi
pitagorica, è riservata solo agli spiriti eletti.

Una sequenza di dire e non dire. Un dire una cosa per farne capire
un’altra.
Una sorta di religione del mistero capace di provocare un forte
attrazione
per la pregnanza dei segni ridotti all’essenziale in un continuo
aggregare
una serie di elementi apparentemente ovvi, spesso presi a prestito
dalla
storia dell’arte, con l’essenzialità del gesto simbolico della
provocazione.

Un post-modern, quello di Ernesto, che non si caratterizza solo perché
tenta
il recupero di aspetti pittorici e riferimenti formali del passato, ma
anche
e soprattutto perché tradisce il desiderio di rendere criptico, e
perciò
misterioso, anche il più esplicito dei simboli.

Un processo di esplicitazione al contrario. Una costante provocazione
alla
riflessione come una spirale logaritmica che si chiude verso un punto
infinito al suo interno. Un ripetere continuamente che l’universo si
conosce
infilandosi nella propria coscienza attraverso la conoscenza di se
stesso:
nosce te ipsum, come egli spesso ripeteva.

http://www.francovalente.it/

Ciao Ernesto,
non ci conosciamo a fondo, eppure ti sento quasi un mio intimo amico. Forse perchè hai sperimentato sulla tua pelle sofferenza, e abbandono; questa comune esperienza ci rende amici.
Sei orgoglioso, dei colori che scegli per le tue pitture, si distinguono da tutto e da tutti,
dai lezione di dignità e orgoglio, cerchi di far vivere forti emozioni in ognuno di noi, di vitalità, la tua tradizione della spiritualità è cosa saggia e giusta,” nuovamente sono parole che tornano ad essere pronunciate”. Tra ognuno di noi vi saranno sempre delle differenze nette e sostanziali,per questo la tua vita non avrebbe potuto essere diversa da quella che effettivamente è.
Guardi qualcosa con intensità e la fondi con la memoria e la esperienza.
Hai un comportamento creativo identifichi idee e metodo d’indagine della realtà. A nessuno è permesso di mettere piede nella tua vita fatta di tradizione culturale e spirituale.

Mario SERRA

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VOLTAIRE.pdf (1126K)

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