Comunicazione


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disegno a matita di augusto marchetti

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Photographe dans l’âme, passionné du noir et blanc dont il a fait lui-même les tirages pendant de nombreuses années depuis l’adolescence, Joël Pèlerin utilise quasi exclusivement la couleur pour ses Nus, tant ils sont riches par le métissage, les nuances de couleur de peau des femmes de l’océan Indien. Ses modèles n’avaient jamais posé nues auparavant et pour la plupart n’aimaient pas leur corps, jusqu’à ce que le photographe leur révèle leur beauté et leur féminité. Joël Pèlerin insiste sur « l’effet thérapeutique » de la photo de Nu artistique, et va d’ailleurs animer une conférence sur ce thème au prochain festival du Nu au Corbier (Savoie) fin Juillet 2005, festival qui regroupe sculpteurs, peintres, dessinateurs, artistes de body-painting, et photographes. Il présentera lui-même une série appelée «Mères» avec un couple, l’évolution d’une grossesse, l’allaitement, et la mère qui joue avec son enfant. Les autres expositions prévues seront à la Maison du Monde et à la Région en 2006, en Italie (date non fixée) et un projet d’exposition commune à La Réunion avec une femme peintre et un sculpteur fait son chemin… Il rêve de développer le Nu artistique dans la région océan Indien (Madagascar, Maurice, Mayotte, Afrique du Sud etc.). Des contacts encourageants ont été pris à Madagascar où la dernière exposition du photographe sur ce thème date des années 70.

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http://www.guasconi.org/

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Galleria Rubin : personale del pittore statunitense Wynne Evans.

Wynne Evans è un singolare artista concettuale, che ha scelto un mezzo problematico ed impegnativo come la pittura per veicolare le idee. Il ciclo di 16 dipinti, che compongono la mostra sono il frutto di una lunga pausa di due anni e mezzo dalla sua ordinaria attività di decoratore e muralista.

Evans dipinge quadri ad olio assai ingannevoli, sono realistici e rappresentano scene tratte da antiche favole, leggende, ballate ma vengono trasposti su un palcoscenico in cui i personaggi si stagliano su scenari stilizzati. Sorge quindi  il dubbio, alimentato dall’eccellente tecnica pittorica, su che cosa si stia guardando veramente: la prima impressione è che si tratti di foto di scena di una rappresentazione teatrale.

L’autore ci invita a una riflessione sulle stesse antiche leggende e le storie della tradizione da cui trae spunto, che rappresentate in maniera letterale danno luogo a immagini bizzarre e incredibili che spaventano invece di rassicurare. Queste vicende, che ci accompagnano da secoli, sono come la vita stessa difficili da decifrare.

Il fatto che gli attori appaiano come persone comuni (sono di fatto gli amici dell’artista) ritratti su un fondale di palcoscenico, ci induce a una ben  più profonda riflessione sulla natura dell’esistenza umana.
Dal punto di vista artistico Evans si definisce un camaleonte. Uomo di grandi letture (che sono alla base delle sue composizioni), dipinge i suoi quadri rifacendosi ai più svariati stili pittorici, con particolare attenzione per Boucher, Fragonard e Tiepolo che ha studiato attentamente  nei primi anni 90 in Francia e imitato su richiesta dei suoi committenti .
In mostra dipinti ad olio su tela di vari formati, da 100 x 150 cm a 250 x 120.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con saggio critico.

Nasce a New York nel 1958, città in cui vive e lavora.

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http://www.artefiera.bolognafiere.it/

http://www.abcfiere.com/fiera_arte_fiera_bologna_51.php

http://www.artsblog.it/post/1297/artefiera-2008-bologna-si-prepara

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