Comunicazione


SONO UN FALLITO CARO ANTONIO.JPG

Le terme sémiologie a été créé par Emile Littré et pour lui, il se rapportait à la médecine[1]. Il a ensuite été repris et élargi par Ferdinand de Saussure, pour qui la sémiologie est « la science qui étudie la vie des signes au sein de la vie sociale » (Cours de linguistique générale, p. 33). Le terme sémiotique, inventé par Charles Sanders Peirce quelques années auparavant, recouvre la même idée et est utilisé le plus fréquemment en dehors de France.

Toute science étudiant des signes est une sémiologie. Le terme est donc utilisé dans plusieurs disciplines.

La sémiologie (du grec « séméion », le signe, et logos, “discours”, “raison”, “étude”) apparaît être une discipline récente. En linguistique, la théorie générale des signes n’est pas nouvelle puisqu’on la rencontre chez des auteurs comme Court de Gébelin ou Joseph-Marie de Gérando.


Tombée presqu’un siècle dans l’oubli, la publication du Cours de linguistique générale de
Ferdinand de Saussure propose d’en renouveler la définition, ou plutôt d’en circonscrire le champ d’étude : « On peut donc concevoir une science qui étudie la vie des signes au sein de la vie sociale ; elle formerait une partie de la psychologie sociale, et par conséquent de la psychologie générale ; nous la nommerons sémiologie. Elle nous apprendrait en quoi consistent les signes, quelles lois les régissent. Puisqu’elle n’existe pas encore, on ne peut dire ce qu’elle sera ; mais elle a droit à l’existence, sa place est déterminée d’avance. La linguistique n’est qu’une partie de cette science générale… » (de Saussure, 1972 [1916], p. 33).

On assiste alors à un regain d’intérêt pour l’étude des signes, et la sémiologie devient une nouvelle discipline dans les Sciences sociales avec des auteurs comme Greimas, Barthes, Jean Baudrillard, Mounin ou Umberto Eco. (altro…)

shapeimage_2.pngshapeimage_2.png

http://www.festivalmediterraneodellalaicita.it/Festival_Laicita/Chi_siamo.html

ciccio1.jpg

In pittura, in scultura non esiste più «arte sacra», ma tutt’al più, con Cattelan, con i fratelli Chapman, Damien Hirst e tanti altri, sulla scia del Dada e del surrealismo, esiste un’arte del sacrilegio o della desacralizzazione. Eppure esiste ancora una musica sacra: giovani compositori continuano a scrivere messe, requiem, persino opere metafisiche come, ad esempio, il Faust di Pascal Dusapin. Anche la danza non è mai stata così bella, affascinante e audace come oggi; tale qualità dipende da una perfezione fisica che forse nessuna epoca, salvo l’antichità, aveva mai raggiunto: corpi eleganti, muscolosi, sciolti, aerei, modellati dallo sport, dalla dieta, dall’allenamento. Non c’è niente di più bello, oggi, che vedere certi balletti «d’avanguardia». Si potrebbe proseguire: il canto lirico, stando alle vecchie registrazioni, sembra oggi più bello di un tempo, come se la voce si fosse migliorata, amplificata, rafforzata, perfezionata. Il motivo è evidente: c’è ancora in queste discipline – e qui la parola «disciplina» acquista tutto il suo senso – un mestiere, una maestria del corpo lungamente, duramente, pazientemente appresa, una tecnica singolare insegnata e trasmessa, anno dopo anno. Nelle arti plastiche non c’è più mestiere. Non possono esserci master class di pittura semplicemente perché non c’è più maestria. Un tempo il pittore aveva i suoi allievi, gli apprendisti, i ragazzi di bottega: preparavano o terminavano, talvolta copiavano, i quadri del maestro. Ma che cosa si può «insegnare» oggi in una scuola di Belle Arti, che non ha più nulla da trasmettere se non i lacci del mercato? (altro…)

BACIO Y.jpgMAMMA ARTE.jpgcervello ARTE.jpgARTE SACRA.jpg111.jpg

LA STORIA DI UN GRANDE ARTISTA.

AVEVA GIRATO TUTTO IL MONDO PRIMA DI TROVARE L’ORACOLO CHE GLI AVEVA SUGGERITO DI RINUNCIARE. MA LA SUA NATURA INVIDIOSA LO AVEVA RESO TEMERARIO E VANITOSO, TENACE, INARRENDEVOLE. AVEVA INVESTIGATO NEI SEGRETI DEGLI OCEANI, AMATO DIVINITA’ INCANTEVOLI DALLA TESTA DI VERRO E LABBRA LEPORINE; ESSERI FEMMINEI  DALLE ACCENTUATE CARATTERISTICHE  ANTROPOMORFE. SI AVVERTIVA LA FORZA  DELL’ ARTISTA DALL’ASPETTO RISORGIMENTALE: UN ADONE IN SALAMOIA BELLO COME IL CORPO OSCUREO DEL BOCCONE DEL PRETE. MAGNETICO COME IL PAVONE SPENNACCHIATO. UN GRANDE ARTISTA DAL VEZZO CONTINUATIVO DEL TRADIMENTO E IL TRATTO MAGICO DAL SEGNO SCONVOLGENTE : LINEE E PUNTI CHE PORTAVANO LO SGUARDO E IL CUORE  NELLA PROFONDITA’ DELLA CATARSI. UNA DIVINITA’ DAL NOME NOBILE DEDITO ALL’ARTE TANTO DA INVESTIRE UNA MEZZA ORA PER PRODURRE QUATTRO TELE DALLE MISURE PROIBITIVE DI CENTO PER CENTO. I COLLEZIONISTI SI DAVANO DI GOMITO PER AVERLO NELLA LORO INTIMA COLLEZIONE. CHIUNQUE VENIVA ATTRATTO DAL  SUO SEGNO POTENTE  DATO DALLA SPECULARE BELLEZZA DELLA SUA FISOGNOMIA. UN PIZZETTO DI SETOLA RICAMATA GLI RICOPRIVA IL SOTTOMENTO SFILATO DAL SORRISO INNOCUO DEL SERPENTE CAINUS FONDATORE E ARCHITETTO DI INDESCRIVIBILI CITTA’ DOVE CHIUNQUE AVREBBE POTUTO TROVARE LA PACE.  ETERNO ED EDILLIACO SCONVOLSE GLI UOMINI  CON  LA  POETICA COSMOPOLITA INVIATAGLI NELL’ANIMO SUBLIME DALLA VOCE FLUIDA DEL SOTTOSUOLO.  IL VOLO DEGLI ANGELI SOLITARI  VENNE STALLATO DALLA MELODIA CREATRICE DI NUOVI UNIVERSI E APPARVERO NEL CIELO LE IMMAGINI D’AUTUNNO E LA  VOCE DEL GRANDE ARTISTA  SI FECE CURA  DELL’UMANITA’ PENSANTE.  MAI NESSUN PENSATORE AVEVA OSATO ADDENTRARSI IN TANTA LUCIDA BELLEZZA FILOSOFICA E LE IMMAGINI D’AUTUNNO DIVENNERO  L’EMBLEMA MUSICALE DELLA PAROLA CHE  FACEA DEL COSTUI IL  PIU’ GRANDE CURATORE E GRANDE ARTISTA DI TUTTI I TEMPI;  IL SUPREMO.  DOTATO DI GRAZIA CHE PUOTE MENARE  LA POESIA COME FIATO D’AMORE NELLE  PASSEGGIATE SOLITARIE TRA I CAMPI DI FIORELLINI AUTUNNALI. SILENZIOSA E PACIFICA LA MERAVIGLIA SCESE AD ABBRACCIARE GLI UOMINI CON L’ARTE E DA UN LATO DELLA STRADA UN CARTELLO AVVISAVA : ATTENZIONE, IL SERPENTE PORTA DISGRAZIA.

o sacrastan portasfig.jpgBACIO Y.jpgo sacrastan portasfig.jpg

 Giornata del Contemporaneo TUTTE LE REGIONI POCA SOSTANZA

Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
ARTE COME GIOCO PARTECIPATO ED ECO-SOSTENIBILE

Giocattoli d’arte realizzati con materiali di risulta durante il laboratorio “Rici-gioco”, svoltosi nel Liceo Artistico “P. Leto” di Teggiano (SA) nell’anno scolastico 2009-2010 e donati all’A.R.C.A. Giò’ di Albano di Lucania – Esposizione permanente – Aperto tutti i giorni – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 – visite guidate su prenotazione – Massimo 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
GIOCATTOLI POVERI E GIOCHI DI STRADA

Collezione di antichi giocattoli della tradizione popolare, originali o restaurati, ricostruiti ed animati – Esposizione permanente – Tutti i giorni su prenotazione – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 – Nel mese di agosto: aperto solo in ore serali – Visita guidata con interazioni – Laboratorio: costruzione di semplici giocattoli con materiali di risulta – Animazione: partecipazione ad un gioco tradizionale, individuale o collettivo – Prenotazione obbligatoria – Max 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
COLLEZIONE LIBRARIA SPECIALISTICA

Volumi disponibili sul gioco e cataloghi d’arte relativi agli Artisti in esposizione nel Museo – Consultazione su appuntamento – Aperto tutti i giorni lavorativi – Orari di ufficio – Massimo 3 persone per gruppo. 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
SPAZIO-ARTE A TEMA SUL GIOCO

Collezione di arte contemporanea di circa 250 opere: sculture, dipinti, grafiche, collages, tecniche miste e installazioni, donate da 150 noti artisti italiani e stranieri (presenti, fra gli altri, alla 1^ Rassegna: E. Baj, R. Tommasi Ferroni, F. Bodini, S. Sacquegna, Marino di Teana, N. Carrino, L. Alinari, A. Paradiso…) – Mostra permanente – Tutti i giorni su prenotazione – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Nel mese di agosto: apertura in ore serali – Visite interattive, guidate dal Coordinatore Scientifico del Museo, Prof. Donato Allegretti – Max 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo. (altro…)

1.jpg

36165_1613211220129_1531754735_31565294_8303091_n.jpg

image001.jpgsoffio.JPG

shao fan

 

Mousse will be at Art Forum Berlin with Mousse #25
together with new books by Mousse Publishing
Art Forum Berlin, booth 123.
Hall Palais
Come visit us in Berlin!

serra

marciaquila16giugno 025 (Large).jpg

Roma7luglio 034 (Large).jpgperdonanza 2010 015 (Large).JPGperdonanza 2010 003 (Large).JPGmutandecollemaggio27giugno 006 (Large).jpgmutandecollemaggio27giugno 003 (Large).jpgmarciaquila16giugno 048 (Large).jpgmarciaquila16giugno 032 (Large).jpgmarciaquila16giugno 002 (Large).jpgmarciaquila16giugno 017 (Large).jpg

Il Popolo delle carriole e gli imprevedibili effettacci collaterali di Mr. T *

 

A Pino Bertelli

compagno di strada ad honorem

del Popolo delle carriole 

 di ANTONIO GASBARRINI

A quanto ne so, Mr T, nelle sue micidiali fuoriuscite in terra aquilana, ne aveva viste di tutti i colori. Ben oltre le frequenze lunghe dell’infrarosso e quelle corte dell’ultravioletto. Nel Novecento anche lui avrebbe fatto parte di quell’inestricabile groviglio di onde elettromagnetiche e non, con l’eufonica metafora di “onda sismica”. Per gli aquilani doc, e non solo, prima di allora era stato nominato con il più realistico “tremuoto”. La cui incerta etimologia può spaziare dall’aggiornato lessico “terremoto”, ai tre movimenti (ondulatorio, sussultorio e ondulatorio-sussultorio) con cui aveva ritmato la sua infernale, sincopata danza scatenata dalle 3.32 alle 3,50 circa del 6 aprile 2009.

I  tragici risvolti umani l’ho narrati fino a pagina 239 del libro J’Accuse!!! Il terremoto aquilano, la città fantasma & l’inverecondo imbroglio mediatico del sig. b. L’ultima, la 240 ^, l’avevo volutamente lasciata in bianco. Per i tuoi appunti, amico lettore, ma anche per una felice intuizione. La storia della diaspora inferta a tradimento dal sig. b. agli ultimi discendenti intra ed extra moenia della “mangifica citade” – evocata a più riprese, nelle pagine precedenti, con i versi del cantore trecentesco Buccio di Ranallo – sarebbe continuata ben oltre la data del 23 maggio 2010.

In quell’afosa domenica primaverile il Popolo delle carriole aveva simbolicamente occupato uno dei più prestigiosi spazi cittadini sostanzialmente risparmiato dall’incontrollabile furia di Mr T: Collemaggio! Quel colle sormontante l’attigua Basilica di S. Maria di Collemaggio eretta dall’eremita Pietro del Morrone. Qui incoronato Papa sul finire del Duecento.

La giornata l’avevo fedelmente fotografata e descritta nel decimo fotoracconto incluso nell’  Intermezzo della “Cronica non rimata”. Da qui cercherò di riprendere le fila del discorso sulle avventure e disavventure del Popolo delle carriole bruscamente interrotto. Prolungandone gli esiti pararivoluzionari fino all’agostana Perdonanza del 2010. Ancora una volta, la quinta scenografica dei versi di Buccio farà da sfondo al tutto: «Dapoi che San Petro inconorato fone, / allora a Collemagio la indulgenza dunone». (altro…)

37179_1651977460737_1276021859_2289285_2177057_n.jpg

58101_1654258597764_1276021859_2294822_5932361_n.jpg

angelo colangelo.jpg

62090_1653574580664_1276021859_2292638_7281803_n.jpg

62090_1653574620665_1276021859_2292639_4085733_n.jpg

36177_1653574900672_1276021859_2292641_5389738_n.jpg

62090_1653574540663_1276021859_2292637_2832844_n.jpg

40734_164704896876619_100000113292690_562809_4222956_n.jpg

63386_1653520339308_1276021859_2292585_2802041_n.jpg

63075_164708930209549_100000113292690_562849_7375855_n.jpg46976_164710380209404_100000113292690_562856_7123760_n.jpg63075_164708940209548_100000113292690_562851_5817164_n.jpg44929_1653565700442_1276021859_2292627_6551823_n1.jpg58118_1653574340658_1276021859_2292636_73085_n.jpg

62136_1653616621715_1276021859_2292692_8158447_n.jpg62803_164710353542740_100000113292690_562855_4720475_n.jpg44929_1653565740443_1276021859_2292628_5151430_n1.jpg 40140_1653565500437_1276021859_2292626_3466130_n.jpg

39538_164707146876394_100000113292690_562836_6779848_n.jpg

39531_164707366876372_100000113292690_562842_3032182_n.jpg_DSC0013.jpg_DSC0031.jpg

33933_164703490210093_100000113292690_562787_2814018_n.jpg

foto Mandra Cerrone

Mauro Rea

che felicità aver rivisto Angelo Colangelo tornare sulla scena…

bellissima ….

_DSC0030.jpg _DSC0033.jpg_DSC0036.jpg_DSC0040.jpg_DSC0037.jpg_DSC0041.jpg_DSC0042.jpg_DSC0045.jpg_DSC0043.jpg_DSC0046.jpg_DSC0048.jpg_DSC0061.jpg

_DSC4646.jpg

esodo.jpg

33651_1642802432191_1300765965_31802949_5457836_n.jpgn1300765965_30216390_9397.jpg33651_1642802432191_1300765965_31802949_5457836_n.jpg n1300765965_30208063_4482.jpg

« Pagina precedentePagina successiva »