Aprile 2006


Il pensiero artistico e la scienzabarrow.jpg

Un grande scienziato come John D. Barrow si avventura in un territorio di confine, affascinante, misterioso e in gran parte inesplorato: quella terra di nessuno dove s’incontrano fisica, cosmologia, cibernetica, biologia evolutiva, arte, storia e filosofia. L’indagine di Barrow illustra le molteplici vie attraverso le quali la struttura dell’Universo ha modellato i nostri pensieri e i nostri gusti estetici, nonché il percorso inverso e simmetrico in virtù del quale la storia evolutiva dell’uomo ci ha fornito specifici strumenti di percezione del mondo. Una particolare rilevanza acquista nel libro la musica: Barrow si serve di una prospettiva matematica per cercare di comprendere lo straordinario impatto ‘emotivo’ della musica, la sua capacità di influenzare le emozioni umane più di qualsiasi altra forma di complessità organizzata. E in questo modo dimostra come le ragioni della scienza e della creatività s’incontrino in un tutto organico, (vedi Altroverso, la qualità poetica italiana). A.P.

Eliade_Chicago_princ_80s.jpg la scienza magica Ioan P. Couliano, l’erede più geniale di Mircea Eliade, è stato misteriosamente assassinato nei bagni dell’Università di Yale all’inizio del 1991. Insegnava Storia delle Religioni a Chicago. Sono apparsi in traduzione italiana Esperienze dell’estasi (Oscar Mondadori), Eros e magia nel Rinascimento (il Saggiatore), I Viaggi dell’anima (Oscar Mondadori)]. 

Meme, unità della conoscenzaRDawkins.jpg  Clinton Richard Dawkins DSc , FRS , FRSL (conosciuto come Richard Dawkins ; 26 marzo nato 1941 ) è un etologo britannico eminente , un teorico evolutivo e un produttore popolare di scienza che tiene la sedia del Charles Simonyi nella comprensione pubblica della scienza all’università de Oxford . Dawkins in primo luogo è venuto alla protuberanza con il suo libro 1976 il gene egoista che ha diffuso la vista gene-gene-centric di sviluppo ed ha introdotto il meme di termini e memetics nel lessico. In 1982, ha dato un contributo originale importante alla scienza di sviluppo con la teoria, presentata in sua il libro il fenotipo esteso , che gli effetti fenotipici non sono limitati al corpo dell’organismo ma possono allungare lontano nell’ambiente, compreso i corpi di altri organismi. Ha da allora scritto parecchi libri popolari migliore-vendenti su sviluppo e comparso in un certo numero di programmi televisivi su biologia, sul creationism e sulla religione evolutivi . Dawkins è un atheist , humanist , skeptic , “ luminoso ,” e – poichè un commentatore sulla scienza, sulla religione e sulla politica – è fra gli intellettuali pubblici conosciuti migliori del mondo anglofono. In un gioco bulldog di s sull’epiteto “Darwin del Thomas Huxley ‘,” le viste franche del Dawkins sugli argomenti discutibili gli ha guadagnato rottweiler la denominazione “del Darwin.” 

KennedyCaro Antonio, un abbraccio Sergio

il testo esteticoeco.jpgdal Trattato di Semiotica Generale.

fabbri.jpg semiotica delle arti Per interrogare il futuro della comunicazione, i suoi presentimenti e le sue prospettive, va preso atto delle sue mutazioni.Dalla prima accezione ‘informazionale’ – “scambi d’impulsi fisici tra cabine vuote“, diceva E. Goffman – si è giunti progressivamente ad una definizione dei fenomeni comunicativi che tiene conto dei meccanismi di (i) Significazione, di (ii) Trasmissione e di (iii) Efficacia. (i) Significazione L’attenzione si è portata sulla costruzione e la interpretazione del Senso. Sui meccanismi di produzione della significazione, ma anche di sparizione e distruzione dei significati (incomprensioni, fraintendimenti e cosi via). È in corso una estesa esplorazione (i) dei diversi Formati Comunicativi e dei loro frames: narrazioni di finzione o dell’informazione; generi discorsivi, retoriche politiche e divulgazioni scientifiche e cosi via; (ii) dei meccanismi di enunciazione nei media vecchi e nuovi e delle incessanti trasformazioni e traduzioni(ii) Trasmissione Dopo Benjamin e Mc Luhan, ritorna l’interesse verso la Trasmissione dei testi, attraverso le differenti sostanze espressive (musicali, fonetiche, visive, ecc.) e i loro molteplici sincretismi sensibili (v. i new media), con le molte e imprevedibili implicazioni estesiche ed estetiche. La “serie” tecnica – scientificamente autonoma e socialmente condizionata – presenta un’evoluzione fatta di innovazioni e di obsolescenza. Il processo strumentale di trasmissione, tra razionalità e bricolage ha ritmi singolari di esacerbazione e di rallentamento. La rivoluzione informatica ci ha abituato all’idea di continue trasmutazioni di senso tra sostanze già incompatibili e alle molteplici ibridazioni e protesi tecnologiche. E ai rischi che comporta nelle relazioni tra uomo e natura. (iii) Efficacia Questi linguaggi di comunicazione, all’intersezione tra sostanze espressive e dispositivi semantici, hanno capacità pragmatiche riconosciute e canoniche (stampa, televisione, cinema, fotografia, ecc;). Sono però costantemente duplicati da un “mercato nero” della comunicazione, fatto di contraffazioni e falsificazioni, di crittografie e rotture di codici. Fenomeni decisivi questi, per comprendere l’Efficacia Simbolica della manipolazione comunicativa. Le comunità umane – dalle generazioni e ai generi, fino ai partiti e alle nazioni – sono definite ormai dalla pragmatica delle comunicazioni, dalla loro forza performativa, più che da una tipologia di appartenenze e di pratiche. I nuovi formati comunicativi e le ibridazioni tecniche e semantiche de-costruiscono il sociale e lo riarticolano con effetti di indeterminazione che si estendono dalla globalizzazione ai fenomeni settari. L’analisi della comunicazione a venire si presenta inoltre particolarmente ricca di responsabilità. In un tempo in cui, come si è detto, passiamo senza fine dal presente al presente, anche le prognosi e i programmi si comportano come self fulfilling prophecies, profezie che si autodeterminano. 

Paolo Fabbri

                                                                                     gioconda ironica.jpg  

Farai in prima il fumo dell’artiglieria mischiato infra l’aria insieme colla polvere mossa. dal movimento de’ cavagli, de’ combattitori, la quale mistione userai così: la polvere, perché è cosa terreste e polverosa e benché per la sua sottilità facilmente si levi e mischi infra l’aria, nientedimeno volentieri ritorna in basso, e ‘l suo sommo montare è fatto dalla parte più sottile. Adunque lì meno fia veduta e parrà quasi di colore d’aria. Il fumo che si mischia infra l’aria impolverata., quanto più s’alza a certa altezza, parirà oscura nuvola, e vederassi nelle sommità più espeditamente il fumo che la polvere. Il fumo penderà in colore alquanto azzurro e la polvere trarrà al suo colore. Dalla parte che viene il. lume parrà questa mistione d’aria fumo e polvere molto più lucida che dall’ opposita parte. I combattitori, quanto più fieno infra detta turbolenza, meno si vederanno e meno differenzia fìa. dai lor lumi alle loro ombre. Farai rosseggiare i volti e le persone e l’aria e li scoppettieri insieme co’ vicini, e detto rossore, quanto più si parte dalla sua cagione, più si perda, e le figure che sono infra te e ‘l lume, essendo lontane, parranno scure in campo chiaro, e le loro gambe quanto più s’a.ppresserari alla terra, men fieno vedute, perché la polvere è li più grossa e più spessa. E se farai cavalli correnti fori della turba, fa’ li nuboletti di polvere distanti l’uno dall’altro quanto può essere lo intervallo de’ salti fatti dal cavallo, e quello nuvolo ch’è più lontano da detto cavallo men si vegga, anzi sia alto, sparso e raro, e ‘l più presso sia più evidente e minore e più denso. L’aria sia piena di saettume di diverse ragione: chi monti, chi discenda, qual sia per linia piana, e le ballotte delli scoppietti sieno accompagnate da alquanto fumo dirieto al lor corso. E le prime figure farai polverose, i capelli e ciglia e altri lochi piani atti a sostenere la polvere. Farai i vincitori correnti co’ capegli e altre cose leggeri sparsi al vento, colle ciglia basse, e cacci contrari membri innanzi, cioè se manderai innanzi il piè destro, che ‘1 braccio stanco ancor lui venga innanzi,, e se farai alcuno caduto, faràli il segno dello isdrucciolare su per la polvere condotta in sanguinoso fango e dintorno a la mediocre liquidezza della terra farai vedere istampite le pedate degli omini e cavalli di lì passati. Farai alcuno cavallo strascinare morto il suo signore, e dirieto a quello lasciare per la polvere e fango il segno dello strascinato corpo. Farai 1i vinti e battuti pallidi, colle ciglia alte nella lor congiunzione, e la carne che resta sopra loro sia abbondante di dolente crespe; le facce del naso sieno con alquante grinze partite in arco da le anarise e terminate ne1 principio dell’occhio; le anarise alte, cagion di dette pieghe; le labbra arcate scoprino i denti di sopra, i denti spartiti in modo da gridare con lamento; l’una delle mani faccia scudo ai paurosi occhi, voltando i1 dentro inverso il nimico, l’altra stia a terra a sostenere il levato busto; altri farai gridanti colla bocca isbarrata e fuggenti. Fara’ molte sorte d’arme infra i piedi de’combattitori, come scudi rotti, lance, spade rotte e altre simili cose. Farai omini morti, alcuni ricoperti mezzi dalla polvere, altri tutta la polvere che si mischia coll’uscito sangue convertirsi in rosso fango, e vedere il sangue del su’ colore correre con torto corso dal corpo alla polvere, altri morendo strignere i denti, stravolgere gli occhi, strignere le pugna e la persona e le gambe storte. Potrebbesi vedere alcuno disarmato e abbattuto dal nemico volgersi al nemico, con morsi e graffi fare crudele e aspra vendetta. Potresti vedere alcuno cavallo leggeri correre coi crini sparsi al vento, correre infra i nimici e co’ piedi fare molto danno. Vedresti alcuno storpiato, caduto in terra e farsi copritura col suo scudo, e lì ‘l nemico chinato in basso fare forza di date morte a quello. Potrebbesi vedere molti omini caduti in un gruppo sopra uno caval morto. Vederai alcuni vincitori lasciate il combattere e uscire dalla moltitudine, nettandosi colle due mani li occhi e le guance ricoperti di fango fatto dal lagrimare degli occhi per l’amor della polvere. Vederesti le squadre del soccorso stare pien di speranza e sospetto colle ciglia aguzze, facendo a quelle ombra colle mani, e riguardare infra la folta e confusa caligine, dell’essere attenti al comandamento del capitano, e simile il capitano, col bastone levato e corrente inverso il soccorso, mostrare a quelli la parte dove di loro è carestia. E alcun fiume dentro i cavalli correnti, riempiendo la circunstante acqua di turbulenza di onde, di schiuma e d’acqua confusa, saltante infra l’aria e tra le gambe e corpi de’ cavalli. E non fare nessun loco piano, se non le pedate ripiene di sangue. 

altroverso immagin.jpg Ruggero Savinio apre un viaggio inedito  su Alberto Savinio e  De Chirico musicista. La musica di Diamanda Galas e la poesia musicale archetipica del Lohengrin di Wagner. Il percorso è coronato dall’allucinata visione policroma del Taccuino di un serial killer, un omaggio sinestetico ai nostri lettori MaEl sul canto del cigno di una civiltà. 1. Ruggero Savinio: l’orecchio del dio 2. Denis Brandani : Il nome dei morti -  Manuale di macelleria per etnopulitori 3. Daniele Lombardi: il dolce fantasma del suono4.   Valentino Campo: varianti d’opera
5. Leili Maria Kalamian: la musica del destino 6. AltreLetture5 AltreNote   7.    Stefano Calzi: la collana di neve 
inserto a colori – Nicola Macolino: Taccuino di un serial killer – www.altroverso.org

menna1.jpgFiliberto Menna

«Dal punto di vista di una definizione metacritica, la critica non può essere identificata con una singola funzione, nel senso che essa non è solo storia o teoria o giudizio valutativo ma è una struttura che si costituisce attraverso la relazione di quei tre momenti dell’interpretazione». F.M.

images.jpgisola_di_pasqua.jpg            BUONA PASQUA

Storia della Pasqua

« Pagina precedentePagina successiva »