Maggio 2007


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Karin und Heike heute in Karins Scherenschnittausstellung in Berlin (Neukölln)

surrealismo ist.jpgUne page de la Vè République s’est tournée hier avec la prise de fonctions du nouveau président de la République Nicolas Sarkozy, héritier rebelle de Jacques Chirac à qui il a succédé en promettant de “rompre avec les comportements du passé”.sarko-main.jpg

Sabato 19 maggio ore 18.30
presso la Libreria Book & Wine – Spazio Hub – Palazzo Ferrini, Pescara

Presentazione del volume

  Al riparo dal pensiero

funzioni, ruoli e processi nella percezione dell’arte contemporanea

di A.Zimarino

Edizioni Tracce  Euro 11,00    – ISBN 978-88-7433-391-2

(interverranno : Nicoletta Di Gregorio – Ugo Perolino )

 &

A PARTIRE DAL PENSIERO

Progetti, idee e immagini di artisti contemporanei

Mandra Cerrone – Angelo Colangelo – Franco Fiorillo

a cura di Antonio Zimarino

Se la parola e la comunicazione finalizzata alla promozione possono essere anche strumenti per far si che il pensiero e l’ideazione non riescano a liberare completamente le potenzialità delle loro implicazioni, è solo ritornando al rapporto diretto con l’opera e ad un pensare che da essa scaturisca, che si può restituire una funzione realmente culturale, tanto all’arte quanto alle idee che essa può rigenerare.
L’artista cerca di mostrare e scoprire tra le cose quell’anello che lega o disgiunge dei possibili percorsi di Senso; mentre costruisce, attende che il costruire rilasci o produca l’istante in cui, oltre l’aspetto logico di una costruzione visiva o concettuale, l’osservatore si trovi proiettato a proporre delle ipotesi di comprensione in una dimensione non semplicemente logica ma, potremmo dire, estetica o anche, per che no,  estatica.
La costruzione immaginale dell’ arte contemporanea sembra avere molte potenzialità ma non sempre chiaramente intese:  è strumento “d’arte” nel senso più classico possibile perché consente (anche nel suo organizzarsi in video) di superare le necessità delle conseguenze logico narrative della struttura cinematografica per diventare non “racconto dell’accaduto” ma “esperienza del presente”. Essa può mettere insieme stimoli che appartengono storicamente e culturalmente alla percezione della pittura, con altri che appartengono ad altri campi mentali, percettivi e sensoriali (udito, intelletto, mobilità visiva) generando ulteriori possibilità interpretative attraverso relazione sinestetiche amplissime. Al di là delle qualità del “mezzo” è sempre il “come”, il “progetto”, la “cultura” che usa il mezzo a fare di esso lo strumento prezioso per aprire comprensioni in senso “orizzontale” del proprio mondo e in senso “verticale”, nella profodità del nostro tentativo di essere e di definirci.
Ma a quale scopo? Per lo scopo di sempre dell’arte: costruire un “luogo percettivo” dove si possa essere “presi dentro” e nel quale si può accedere attraverso le strade dell’intelligenza e della sensibilità.
La migliore video arte, ma la migliore arte in genere, ha la necessità di completare e fondere in una cosa sola, in un opera – pretesto, i nostri modi di conoscere ed esperire l’esperienza della realtà: il nostro essere autenticamente umani fa si che di essa ne comprendiamo poi una possibilità di senso, attraverso modalità logiche o analogiche. Molti problemi legati alla comprensione dell’arte stanno nel fatto che tendiamo a raggiungerla per una sola di queste vie, mentre invece essa è identitariamente e costitutivamente “entrambe le vie”.
Da queste immagini, che sono poi state anche tradotte in video, ho re – imparato queste cose, perché tutti mi sono risuonati nell’immaginario come “prodotti di una logica” cioè, di un progetto espressivo e riflessivo, ma tutti contengono un passaggio “oltre la logica” perché nel loro realizzarsi spingono necessariamente l’osservatore ad un approccio analogico. Ho nuovamente compreso che l’opera è “altro da sé” cioè, non è semplicemente quello che l’autore progetta o ha idea che sia, ma quando viene da lui “data” ad un pubblico, diventa ciò che l’altro sente che sia per lui e qualcosa allo stesso tempo di analogo e differente per ciascuno.
Credo che la vera efficacia dell’arte sia nel fatto che l’artista dona qualcosa a me, vuole condividere con me il “suo senso” e che esso può diventare davvero anche mio quando la stessa progettualità dell’artista lavora non sull’affermazione e la definizione ma sulla possibilità delle definizioni. Insomma che posso parlare di arte se l’opera può diventare qualcosa in cui anche io ho un ruolo, anche la mia intelligenza logica / analogica è chiamata a svolgere un ruolo costruttivo.

Mandra Cerrone – Denaro Santo
Il denaro non è solo ciò che è ma è anche tutto l’immaginario che ad esso è legato. E’ una cosa “sporca” per le implicazioni negative del suo uso, per i furori che può suscitare, per il suo essere associato con il potere, le fortune, le crisi, le disgrazie. Distrugge, certamente, ma può essere anche possibilità di riscatto, di libertà, indipendenza, di giustizia, possibilità di cambiare le sorti, le fortune in terra, possibilità di una dignità, possibilità di vivere, di dare serenità ecc. Il potere del denaro non si dà in sé, ma è esattamente quello che noi riteniamo di dargli, simbolicamente e realmente parlando; il suo “uso” si qualifica in base al tipo di relazione che intendiamo costruire e sviluppare con esso: il denaro prende la strada che gli diamo e assume il ruolo che gli attribuiamo, esprime il nostro orizzonte esistenziale e relazionale.
Il gesto simbolico di “lavarlo” apre un orizzonte di senso differente: lo “libera” dalla sua storia negativa e lo può far diventare strumento di abbondanza, di felicità distribuita e condivisa. Il denaro può tornare ad essere ciò che noi vogliamo sia, attraverso una “scelta”,  un gesto concreto che cambi il nostro rapporto con esso. E dopo questo gesto, quale diventerà il nostro modo per rendere santo il denaro? Come faremo noi che guardiamo ed entriamo nei senso metaforico dell’opera, a farlo diventare strumento di giustizia e di libertà reciproca e non strumento di discriminazione o abbrutimento?

Franco Fiorillo – Non comunicabile
Si susseguono sequenze di esplosioni legate a situazioni di conflitto e di terrorismo, sottotitolate da puntinature di un linguaggio Braille impossibile (perché scorre su di un video) mentre si svolge una Fuga da una sonata di Bach, nella sua continuità. Lo stridore concettuale e logico dell’assemblaggio creano un cortocircuito di sensi e linguaggi capace di trasformare il dramma delle esplosioni in una sorta di gioco di fuochi d’artificio ma dei quali non possiamo mai negare l’implicità assurda drammaticità per ciò che evocano e rappresentano. Allo stesso tempo non sappiamo cosa realmente siano e quando accadono perché nessuna parola, nemmeno quella tattile di potenziali “ciechi” ci può parlare: è l’assurdo spettacolo della violenza incongruente, dell’incongruenza del suo esistere e del suo non potersi spiegare, mentre la musica continua a ricordarci la continuità del tempo interiore, diverso, differente dallo spettacolo della tragedia. Cosa siamo allora? Contemplatori inconsapevoli di uno spettacolo di dolore, incapaci di interpretarlo, incapaci di dargli un senso, spettatori dissociati che non sanno più trovare l’accordo tra ciò che sono e ciò che guardano ?. Ma forse l’unica logica continua sta nella musica che svolgendosi nelle sue riprese, involuzioni, evoluzioni e aperture ci segnala come l’unica certezza sta nel fidarsi del tempo interiore che può certamente salvarci dall’ “inconcinnitas” del reale ma può diventare contemporaneamente  anche l’anestetico della coscienza. Insomma il cortocircuito tra le logiche è il salutare momento interiore per provare ad immaginare da quale parte dovremmo e potremmo essere, pensando a quello che l’assenza di comunicazione finisce per farci essere.

Angelo Colangelo
Ancora l’incomunicabilità, ma questa volta come fatto relazionale; essa non è semplicemente un dato socio – culturale ma è intrinseca alla relazione umana quando essa non sappia riconoscere e capire lo spazio dell’altro da sé. Dunque il problema è tutto nell’individuo, nel suo agire e nel suo scegliere: nel  rovinoso e tragico specchio di una umanità – società dissociata, scopriamo ciò che non vogliamo essere ma allo stesso tempo, riaffermiamo quello che desideriamo nel più profondo. Non possiamo non interrogarci se anche noi siamo “quelli” se anche noi possiamo essere la causa di ciò che non vogliamo. Questo video non è dunque un atto di denuncia ma è la dimostrazione di ciò che saremmo se rifiutiamo di essere ciò che desideriamo. E’ lo specchio urticante di come possiamo ridurci se ci rifiutiamo di accettare la relazione, se ci pieghiamo alla becera realtà dell’individualismo verso cui sembra spingerci la logica dell’utilitarismo contemporaneo.
Ma solo vederci così può farci ritornare in noi stessi per dire “non io” ! “non per me”!

E così, tra analisi visive, incroci di metafore, sinestesie visuali e concettuali ritorniamo a guardare in faccia il fatto che l’arte è qualcosa di ben diverso da altri “prodotti”, anche se è facile trattarla come se fosse una lattina qualsiasi. Ma giocando intorno ad una frase del Tao Te Ching potremmo dire che dell’arte possiamo farne o dirne qualsiasi cosa, ma se la scopriamo capace di contenere la vastità delle possibilità, se il suo porsi allo sguardo apre uno o più spazi di senso da percorrere, essa diventa  qualcosa che può anche “contenerci” e raccoglierci, aiutandoci così a ricordare di non accontentarsi di un’esistenza che disperde e disorienta. Ripartiamo quindi a pensare in autonomia liberi e coscienti che sia necessario ricercare un senso.

“Noi con l’argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all’interno che contiene quello che vogliamo”
bloog Mandra Cerrone  http://www.mysticdriver.blogspot.com/

 

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http://www.santacroceonline.com/2007/news/mag/16_31/mostratermoli/index.htm

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Alla Vs cortese Attenzione:

Venerdì 18 maggio si conclude al Circolo Pavese di via del Pratello 53
la 1° Edizione di

CERTAMINA 2000
PRIMO TROFEO NAZIONALE DI IMPROVVISAZIONE POETICA
AD ALTO COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO

ideato da Lupo Angel e Silvia Parma dell?Associazione Culturale VIA DE
POETI, con la collaborazione di Marco Mezzetti.

I nomi dei finalisti tra i quali il pubblico dovrà eleggere il
Vincitore Assoluto della Manifestazione sono:
il prof. Giorgio Celli (BO), Guido Catalano (TO), Filippo Boriani
(BO), Filippo Cavalca (PR)
Lorenzo Michelini (AR), Claudia Piaz (BO), Alessandro Anzuini (RM),
Debora Menozzi (BO)
Gianni Poluzzi (BO), Adelaide Gallo (BO), Ermanno Bitelli (BO), Stella
Cappellini (PI)
Primo premio un telefono cellulare.
Per i primi 3 posti la Coppa del Trofeo.

Altissima la partecipazione di pubblico, concorrenti ed ospiti di
richiamo molti dei quali saranno presenti anche stasera per la GRANDE
FESTA CONCLUSIVA.
In occasione della finalissima di venerdì prossimo saliranno sul palco
BRUNO NATALONI (TINTORIA ? RAI 3) , I COMPONENTI DELL?ACCADEMIA
DELL?OTTAVA di David Riondino, i vignettisti ZAP E IDA, lo scrittore
MATTEO BORTOLOTTI, PINO DE MARCH, BRUNO BRUNINI del Censimento dei
Poeti di Bologna, assieme ad ALFREDO STORI (presidente di Via de?
Poeti) , il gruppo ?ANGELI ALLE FERMATE ? di Mirco Alboresi.

Intermezzi musicali della Blues Band HO-BO.

Un Premio Speciale verrà assegnato dalla Giuria di Qualità composta tra
gli altri
dal poeta GREGORIO SCALISE, il prof ALBERTO BERTONI dell?Università di
Bologna, il professor DAVIDE FERRARI dell?Università di Bolzano,
GABRIELLA CAPPELLETTI delle DONNE IN NERO, la poetessa MARIA LUISA
VEZZALI, e RITA MENGOLI del Censimento dei Poeti

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LA QUÊTE OBSESSIONNELLE DE SÉPULTURES D’ESCLAVES DÉCRIÉE Bruno Bizot était-il sous pression ? C’est le sentiment éprouvé par Alexis Miranville, fustigeant les conditions dans lesquelles les fouilles ont été menées. “J’ai effectivement la nette impression qu’il a fini par céder à la pression constante exercée par tous ceux qui, dans leur quête obsessionnelle et pathétique de sépultures d’esclaves, n’ont cessé de multiplier ou de privilégier les hypothèses allant dans ce sens.” Ceux qui ont toujours balayé l’hypothèse d’un lieu d’inhumation pour les victimes d’une épidémie se reconnaîtront. Toujours en quête de connaissance, Alexis Miranville possède même, dans ses archives, le témoignage d’un curé : l’abbé Meersseman. Vicaire puis curé de Saint-Gilles-les-Hauts de 1881 à 1903, ce dernier est à l’origine d’un Historique de Saint-Paul dans lequel il raconte : “L’année 1729 fut désastreuse pour la Colonie XE Colonie : elle eut à supporter deux rudes épreuves : une invasion de sauterelles et une contagion de variole.” Selon l’abbé Meersseman, la variole, qui succéda aux sauterelles, fut introduite par un navire de l’Inde avec des immigrants. “Trois quartiers : Saint-Denis, Sainte-Suzanne et surtout Saint-Paul, eurent beaucoup à en souffrir”, écrit-il. Dans cette dernière localité, un procès-verbal du 6 juin, constatait déjà la mort de trois cents personnes. Pas une maison ne fut épargnée…

Si terrà oggi – 15 magio – alle 19.30 nell’auditorium del conservatorio di musica “L. Perosi” la presentazione del cd “Occidente” dei “Perosi musici”, formazione composta da numerosi artisti. I brani contenuti sono tutti inediti e spaziano dalla musica da camera, a quella corale a cappella, a quella contemporanea, al rock progressivo, all’elaborazione di musica sacra rinascimentale. Gli organici vanno dallo strumento solo, al duo, al trio per sfociare nel gruppo delle percussioni e nell’uso di strumenti elettronici, nel pieno rispetto di una totale libertà individuale della proposta dell’artista, vero leitmotiv dello spirito che ha alimentato la convivenza di tutti i partecipanti. Interverranno Marzio Rosi, Patrizia Prati, Adriano Oliva, Umberto Cerio e Antonio Picariello.

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“Caro Antonio,tramite internet ti stanno arrivando alcune immagini di cose che hai visto a Pescara, da me. Tieni conto che le sculture di carattere figurativo sono state fatte nel 1952 !!!
Le belle foto sono merito di Ottavio, il marito di Cecilia , che ha una capacità in materia così alta da umiliarmi ogni volta. Io sono ancora legato alla camera oscura[…]”.

Sabato 19 maggio ore 18.30 presso la Libreria Book & Wine – Spazio Hub –
Palazzo Ferrini Pescara

Presentazione del volume

Al riparo dal pensiero
funzioni, ruoli e processi nella percezione dell’arte contemporanea
di A.Zimarino Edizioni Tracce – Euro 11,00 – ISBN 978-88-7433-391-2
(interverranno : Nicoletta Di Gregorio – Ugo Perolino )

A PARTIRE DAL PENSIERO Progetti, idee e immagini di artisti contemporanei

Mandra Cerrone – Angelo Colangelo – Franco Fiorillo
a cura di Antonio Zimarino
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è tra le migliori produzioni di saggistica/ letteratura artistica e analisi del sistema dell’arte che abbia mai letto. ottimo il linguaggio e la correlazione scientifica tra le citazioni. antonio picariello

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Laureato con il massimo dei voti in storia dell’arte bizantina, allievo di Maria Andaloro, ha curato dei seminari sul rapporto parola e l’immagine nell’arte tardoantica. Ha seguito i corsi dell’Università Internazionale dell’Arte a Firenze – idoneità al Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte all’Università di Bologna.

-          Ha collaborato con riviste culturali, pubblicando articoli e saggi sia specialistici che divulgativo sui temi dell’arte contemporanea e rinascimentale.

-          Studioso delle problematiche della comunicazione di massa e del suo rapporto con le arti figurative, nel 1996 e nel 2004 ha tenuto cicli di conferenze su queste tematiche, approfondendo l’analisi della comunicazione pubblicitaria e le problematiche della cultura mass – mediatica.

 

Articoli, saggi e studi pubblicati

 

-          “Proposte e considerazioni per una riqualificazione etica ed estetica del rapporto arte, uomo e spazio”, in Abruzzo Oggi”, n° 89, anno XIII, Marzo 1990, pp. 34 – 35.

-          “Il percorso dell’arte moderna” – “La cultura degli specchi”, in Abruzzo Oggi, n° 95, anno XIII, novembre 1990, pp. 29 – 31; 31 – 33.

-          “Tiziano a Venezia” – “La mostra in catalogo”, in “Abruzzo Oggi”, n° 96, anno XIII, Dicembre 1990, pp. 15 – 16; p. 17.

-          “La lezione dimenticata dell’espressione” in Abruzzo Oggi”, n°97, anno XIV, Febbraio 1991, pp.28 – 30.  “ I Celti: la prima Europa” in “Abruzzo Oggi”, n° 100, anno XIV, Maggio 1991, pp. 23 – 25.

-          “Costantino Barbella” di Franco Di Tizio”, in “Abruzzo Oggi”, n° 104, anno XIV, novembre 1991, p.37-          “Dipingere è una festa con poca malinconia … e una postilla per amor del vero”, in “Abruzzo Oggi”, n°107, Anno XV, Marzo 1992, pp.31 – 33.

-          “ Icone della transizione”, Catalogo mostra di Bergamo, Penne, 1999.

-          “ Dall’arte all’Uomo”, Teatrarte 1999, Catalogo multimediale in CD-Rom, Pescara 1999.-           “Scoprire il senso di ciò che appare inutile”, in “CIRO Roberto Cipollone”, Circolo Artistico di Venezia, Petruzzi, Città di Castello (Pg), 1999, pp. 6 – 9 c -          “Claire Morard – Roberto Cipollone” Galleria Studio – Laboratorio, Torino, 2000 -          “L’intelligente percorso di una passione: le rassegne d’arte a Penne 1967 – 2000” in: “Overture/Opening” Xva Biennale D’Arte di Penne, Cogecstre, Penne, 2000, pp. 90 – 106.-          “Un totem dell’esistenza”, in “D’Abruzzo”, n°53, anno XIV, Primavera 2001, pp. 60 – 61.

-          “Antonio Matarazzo. Ritorno dentro al tempo”, Teatrarte 2001, a cura di A. Zimarino, Ente Manifestazioni Pescaresi, Pescara, 2001.

-          “Abruzzo: la generazione di nessuno” in “Adriatico le due sponde”, 52° Premio Michetti, a cura di A. Vettese, Charta, Milano 2001, pp.62 – 67.

-          “Albano Paolinelli” Catalogo delle opere, Ed. Tracce, Pescara 2001

-          A.A.V.V., “900: Artisti e Arte in Abruzzo” a cura di A. Gasbarrini e A. Zimarino, Provincia Di Pescara, Ed. Scientifiche GF, Pescara 2002 in part. L’attività artistica al passaggio del millennio (I): fino al Duemila, p.p.184 – 187; L’attività artistica al passaggio del millennio (II): percorsi nel secolo che viene, pp. 193 – 215; Altri linguaggi, altri segnali: la scuola del fumetto (1980 – 2000); “writing” e Areosol art, pp.245 – 255.-          “ Caro Elio” pp. 104 – 105; “La lezione etica di Elio Di Blasio”, pp.114 – 115 in: A.A.V.V., Elio Di Blasio: Autoritratto, Provincia di Pescara, Lp Grafiche, Pescara 2002.

-          Vent’anni di pittura, in: Antonio Matarazzo Luoghi d’anima – Lieux de l’ame, Catalogo della mostra di Charleroi (Belgio), Alfredo Padovano Editore, Ortona, (CH) 2002, pp. 4 – 7

-          Orientarsi nella contemporaneità: definizioni, sistema, disorientamenti e possibilità dell’arte sperimentale contemporanea, pp. 71 – 85: “insights” gli sguardi dentro, pp.131 – 140 in: Insight: uno sguardo nel tempo presente, (volume + catalogo CdRom) Atti del convegno 4 –5 aprile 2003, a cura di A. Zimarino, Provincia di Pescara – Brandolini, 2003.

-          “Dall’ingenuità alla coscienza di sé. Ipotesi per un percorso di lettura nella pittura di Annunziata Scipione” in “Terra amara e amata – Dalle sponde del Po alle valli del Gran Sasso d’Italia” a cura di A. Marino e M. Dei Svaldi, Edigrafital, Teramo, 2003, pp. 127 – 134.    Sogni, memoria ed esperienza estetica, in A.A.V.V. Paolinelli: oltre l’apparenza, Catalogo della mostra Spazio Per le Arti della Provincia di Pescara, Mancini, Sambuceto (Ch), 2003, pp. 10 – 13.-          Patrizia Gabriele K … olor Mozart, in: A.A.V.V., Settimana Mozartiana, Comune di Chieti – Teatro Marrucino, Grafiche Marchionne, Chieti,  Pp. 22 – 23

-          A.ZIMARINO, Identità dell’Arte in Abruzzo, Tracce Ed., Pescara, 2003

-          Vicende, testimonianze e contesto di una esperienza Italiana: Il Liceo Artistico “G. Misticoni”, Interviste e apparati storico-critici a cura di A. Zimarino, Provincia di Pescara – Mancini ed., 2004.

-          The swimmer – il plasticismo segnico, a cura di A.Gasbarrini, A.Zimarino, con il contributo di F. Meschini, Cogecstre – Mancini, Pescara, 2004.

Pubblicazioni web – ( www.theorein.it)

 

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