Ottobre 2010


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TONI ZANUSSI – Cosmogonie utopistiche.

Si è inaugurata  alla Maison d’Italie di Parigi  l’esposizione dell’artista friulano Toni Zanussi. La mostra accoglie le opere inserite nel ciclo pittorico intitolato “Città invisibili”, che alla Maison d’Italie combina con le opere del  ciclo tematico “ Illumina” e la raccolta “Industriare”. Basta semplicemente il suono di tali nomi per suggerire a chi li ascolta lo stile e l’essenza dell’artista; un “ricercatore di mondi e forme inesistenti” che trova il suo fondo naturale nell’immaterialità concettuale ed affascinante della cosmogonia. Impegno e ricerca  nel dar vita a processi generativi che, per natura e forgiatura stessa di Zanussi, fuggono da ogni forma di tendenza e si coniugano in segni cromatici e pittorici all’insegna dei valori della Pace e dell’impegno civile concreto e sincero.

Ispirata all’omonimo romanzo di Calvino, la collezione Città invisibili esalta la spiritualità artistica innescando  così la leggerezza empirica nella volontà strutturale  di introdurre nuovi sguardi sugli e dentro oggetti – intesi  città o frammenti di città – che si rimodulano in nuove espressioni, non percepite , invisibili, ordinate e generate dall’energia emanata da nuova origine dove contenitore e contenuto assumono lo stesso corpo urbano e simbolico.  In questo senso le opere esposte nel vernissage parigino, si fanno “città-emblema e insieme, città-indizio”. Luoghi urbani che  accolgono il sincronismo della temporalità infinita, legata all’essere e al divenire. L’insieme  mostra così un affezionato  “surreale in  congiunzione tra un micro ed un macro cosmo personale; una congiunzione dell’essere con il corrispettivo magico ed emblematico, non psicologico, “non essere” sviluppa il segno geometrico vettoriale  al  simbolismo idiolettico e  soggettivo”. Ecco allora apparire la trama che dirige il movimento spaziale e percettivo dove  si inseriscono le opere di città invisibili e l’espressione  di un  linguaggio capace di trasporre la città  nella sua solidale  metafora. Il contenitore dell’opera, la  cassa da imballo si illumina e appare  la città invisibile.  La città confezionata si sintetizza in circuito integrato sfogando forma architettonica in simbiosi analogica (analogia mentale)  con l’ hardware. Ancora così i segni divengono  sequenze, memoria, oblio generativo tra  diodi e transistor.

Opere che parlano il senso della ricerca di nuovi significati come intendere il tempo e le giunture tra memoria e avanguardia   sottile che promuove e provoca il  visibile percepibile per dare sostanza e vita alle   città  invisibili di Toni Zanussi. Parigi respiro italiano nei suoi luoghi di cultura e di identità.  

Daniele Mezzapelle ( corrispondente da Parigi)

http://www.dropbox.com/gallery/7214546/1/zanussi?h=53f0bf#/

 

http://www.ambparigi.esteri.it/Ambasciata_Parigi/Menu/I_rapporti_bilaterali/Cooperazione_Culturale/Maison_Italie/

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Alejandro Jodorowsky: ¡Si haciendo planes para el futuro descuidamos el presente, cuando llegue el momento para calmar nuestra hambruna, en lugar de alimento tendremos que devorar el papel de esos planes! Una mujer de cincuenta años se separó de su amante porque éste tenía treinta años. Ella murió a los ochenta. Él a los treinta y uno, atropellado por un camión. A la siguiente fábula, quizás útil, me gustaría llamarla “La Tempocleta”:

El grupo de acaudalados financieros que poseía al mundo, se reunió precipitadamente en el año 2012 para tratar un fabuloso negocio. El Presidente, reveló la gran noticia: “¡Beneméritos socios: nuestros científicos han inventado una máquina económica, en forma de bicicleta, que permite viajar por el tiempo. Es fácil de armar y no costará más que una bicicleta ordinaria. Por su simpleza sólo podrá dar un salto temporal de dos mil años sin poder regresar. Todos los que viajen hacia el futuro llegarán en la misma fecha: 4012!” Prepararon una intensa campaña que cubrió de carteles el planeta: “¡Compre nuestra tempocleta! ¿Para qué permanecer en este sucio siglo? ¡En el futuro no habrá guerras, ni enfermedades, ni será necesario trabajar! ¡Se habrá conquistado la vida eterna y las máquinas fabricarán ciudades perfectas! ¡No será necesario estudiar, el conocimiento se injertará directamente en el cerebro!¡Con una tempocleta no necesitas a Dios!”… El aparato entusiasmó al planetas y como era tan barato, todos los habitantes del mundo, menos los idiotas, compraron la tempocleta para llegar al edén futuro. Familias, multitudes, hormigueros de ciclistas, partieron hacia el mundo del mañana, con una sonrisa de esperanza. ¡Dieron el pedaleo descrito en el manual y en un segundo estuvieron en el año 4012! ¡Oh, decepción!¡Oh, terror! ¡Oh, angustia! En lugar de urbes perfectas encontraron un planeta en ruinas, devorado por las malezas y poblado de ciudadanos idiotas, incultos, bárbaros, viviendo en la miseria, la insalubridad, la decadencia, cazando ratas con flechas para poder subsistir. ¡Ni una máquina, ni un nuevo edificio, ni un libro: sólo ruinas! Los crononautas se acercaron a esos primitivos para preguntarles: “¿Qué pasó en los pasados dos mil años?”. Y los idiotas les contestaron: “¡En 2012 todoz loz ziudadanoz de la Tierra la avandonaron, menoz nueztroz idiotaz antepazadoz… y komo aze ciglos ke nadien zocupa della, todo ze a combertido en rruinaz!”…

http://planocreativo.wordpress.com/2010/10/16/el-placer-de-pensar-%E2%80%93-59/

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http://www.criticart.it/?m=201010

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« Di tutti quei beni che la saggezza procura per la completa felicità della vita, il più grande di tutti è l’acquisto dell’amicizia » EPICURO

 

« Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni » ARISTOTELE

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Piton de la Fournaise

Le volcan est en éruption

Le piton de la Fournaise est entré en éruption ce jeudi 14 octobre 2010 à 19 heures 10. L’observatoire volcanologique indique que la fissure éruptive se situe dans l’enclos au niveau du site Château Fort. Les volcanologues devraient effectuer une reconnaissance sur le terrain ce vendredi matin. L’éruption est visible depuis le piton Bois Vert. Les premiers signes de réveil de la Fournaise ont été notés par l’observatoire le samedi 14 août.

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NICOLA SAMORI’

Nato a Forlì nel 1977.

Vive e lavora a Bagnacavallo (RA).

Principali mostre personali

2010

La dialettica del mostro, MarcoRossi artecontemporanea, Milano.

2009

Presente, a cura di Flaminio Gualdoni, Gian Marco Montesano, Alessandra Redaelli,

antico Convento di San Francesco, Bagnacavallo (RA).

Being, a cura di Flaminio Gualdoni, Gian Marco Montesano, Alessandra Redaelli,

Magazzini del Sale, Cervia (RA).

Lo spopolatore, a cura di Giovanna Nicoletti, Museo di Riva del Garda (TN), Forte di

Nago (TN).

La mutabilità del passato è il dogma centrale, a cura di Ivana Porcini, Ian Rosenfeld,

Rachel Spence, Galleria Napolinobilissima, Napoli.

2008

Stramberia di Pensieri d’Argomento di Metro Azione, a cura di Stefania Vecchi, Casa

Rossini, Lugo (RA).

Pandemie, a cura di Olga Gambari, Galleria Allegretti Arte Contemporanea, Torino.

Not so private. With my tongue in my cheek, Villa delle Rose, Bologna.

Silique, a cura di Philippe Daverio, Galleria del Tasso, Bergamo.

2007

Novum ac tunc auditum crimen, a cura di A. Zanchetta, Galleria AndreA Arte

ContemporaneA, Vicenza.

2006

Lapsus, a cura di D. Bertolini e S. Foschini, Forte Strino, Vermiglio (TN).

2005

Disiecta, a cura di D. Rondoni, Galleria L’Ariete artecontemporanea, Bologna.

 

JÃœRGEN SCHADEBERG

Jürgen Schadeberg nasce a Berlino nel 1931, presto lavora come apprendista

fotografo presso un’agenzia di informazione ad Amburgo. Nel 1950, si è trasferito in

Sudafrica dove è diventato direttore artistico della rivista Drum.

In questi anni ha fotografato i momenti cruciali della vita in e in particolare i conflitti

durante l’Apartheid. I suoi scatti, oltre a ritrarre personaggi importanti della storia del

Paese, tra cui Nelson Mandela, James Morosa, Walter Sisulu, Yusuf Dadoo, Trevor

Huddleston, hanno colto alcuni momenti storici fondamentali, come la Defiance

Campaign del 1952.

Nel 1964, si trasferisce a Londra e negli anni ‘60 e ‘70 lavora come fotoreporter per

importanti riviste europee e americane. Prima di ritornare in Sudafrica nel 1985, vive

in Inghilterra, in Spagna, negli Stati Uniti e in Francia. Le fotografie di questi anni

rappresentano un mix di documentario sociale e di immagini moderniste e astratte.

Schadeberg ha tenuto molte importanti esposizioni personali, come The Axis Gallery

Solo Show a New York nel 2001, la Stephen Daiter Gallery Show a Chicago e le

retrospettive alla South African National Gallery di Cape Town nel 1996, a Berlino nel

2003 e a Chalon sur Saône nel 2004, a Lussemburgo nel 2005, ad Amburgo nel

2009 e la mostra itinerante Voices from the Land nel 2006 e 2007.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni in Africa, Stati Uniti ed Europa, tra

cui la President Bill Clinton Library, il Victoria and Albert Museum di Londra e la

Rocca di Castagnoli a Gaiole in Chianti, dove ha esposto con altri artisti sudafricani

per la Biennale curata dallo Studio d’Arte Raffaelli nel 2007.

Nel 2008 i suoi lavori sono stati esposti per lo Studio d’Arte Raffaelli nella mostra

“Arte e Democrazia” organizzata dall’associazione Aspart, nell’ambito della

manifestazione “Festival Economia Trento”. Nel 2009 gli vengono dedicate le mostre

Le Jazz, la liberté al Musée de Coutances, in Francia, e Black and white a Palazzo

Libera di Villa Lagarina (Tn).

L’artista ha pubblicato numerosi libri e cataloghi e, con la moglie Claudia, ha fondato

“The Schadeberg Movie Company”, producendo numerosi documentari sulla storia

sociale, culturale e politica del Sudafrica. Nel 2009, per il canale Arte Tv, viene

trasmesso un film di Peter Haller sull’artista, Schadeberg Schwarz Weiss.

Nel 2007. Il Prewsidente della Germania lo ha insignito della “Officer’s Verdienst

Kreuz First Class”.

Alice Stepanek Steven Maslin

Alice Stepanek (1954, Berlin)

1974 – 80 Akademie der bildenden Künste, München

1981 – 82 St.Martin`s School of Art, London

Steven Maslin (1959, London)

1978 – 79 Kingston Polytechnic, Kingston-upon-Thames

1979 –83 St.Martin`s School of Art, London

Solo-Exhibitions

2008

-Purdy Hicks Gallery, London

-“Fuggevoli Sguardi”, Caldes Castle (TN), Italy

2007

-Galerie Jean-Luc & Takako Richard, Paris

-Galerie Volker Diehl, Berlin

2006

-Torch, Amsterdam

-Galeria Leyendecker, Santa Cruz de Tenerife

2005

-Fabian & Claude Walter Galerie, Zürich

-Purdy Hicks Gallery, London

2004

-Galerie Jean-Luc & Takako Richard, Paris

2003

-Aidan Gallery, Moscow

-Galerie Thomas Rehbein, Köln

2002

-Galerie Volker Diehl, Berlin

-Galeria Pedro Cera, Lisboa

-Purdy Hicks Gallery, London

2001

-Kunstpreis der Stadt Nordhorn, Städtische Galerie Nordhorn, Nordhorn (with Beate Gütschow)

Conrad Botes

Nato nel 1969 in Lady Smith, Cape Town. Vive e lavora a Cape Town.

Born, 1969 in Lady Smith, Cape Town. Lives and works in Cape Town.

Mostre Personali Selezione/ Selected Solo Exhibitions

2008 Conrad Botes, l’Ariete ArteContemporanea, Bologna

2007 Apartheid, El espero sudafricano.CCCB, Barcelona

Tribulence. Contemporary art from South Africa, Hangar 7, Zaltsburg

Satan’s Chair at the Gates of Heaven, Michael Stevenson, Cape Tpown

2005 Heidi Erdmann Contemporary, Cape Town

Milano Miart, Fiera di Arte Moderna e Contemporanea, Milano

2004 Johannesburg Art Gallery, South Africa

2003 The big white sleep, Galleria l’Arte contemporanea, Bologna

The Scene Gallery, New York, USA

Koln Art Fair, Colonia, Germania

2002 Studio d’Arte Raffaelli, Trento

2000: The Rivet Store (Levis Strauss), Greenmarket Square, Cape Town

1998: Gallery Mau-Mau, Cape Town

1995: De Malvezijn. Amsterdam, Holland

Mostre collettive Selezione/ Selected Group Exhibitions

2007 Artisti a Castagnoli. 1° Biennale Internazionale d’Arte, Azienda

Agricola Rocca di Castagnoli, Gaiole in Chianti

L’Ariete Arte Contemporanea ad Art Verona 2007, L’Ariete

Contemporanea, Bologna

2006 Sud Africa, Galleria Francocancelliere, Messina

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