Ottobre 2010


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Chi Peng

TIM FLACH

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 Nadav Kander

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Edward Hopper

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In Italia per la prima volta il prestigioso premio internazionale per la fotografia Pictet, alla sua seconda edizione, organizzato dalla società  Pictet & Cie. dal 5 al 17 ottobre La Fondazione Forma per la Fotografia ospiterà “Earth, Terra”, una selezione delle opere dei 12 finalisti che con 29 scatti testimoniano la reale situazione della vita sul pianeta. Il soggetto del premio è la sostenibilità e si riferisce  al pianeta al  suolo su cui camminiamo e alle  “ferite” causate dall’uomo, come gli scavi delle miniere e dei pozzi petroliferi, i depositi di rifiuti a cielo aperto e dei liquami tossici, ma anche i disastri naturali, i terremoti, le epidemie, le emigrazioni forzate delle popolazioni vittime di guerre e carestie. I vincitori : Nadav Kander, fotografo britannico, per la sua serie di scatti dedicati al fiume cinese Yangtze. L’americano Ed Kashi, per  il Prix Pictet Commission, il titolo speciale offerto ad un artista tra quelli già selezionati, a cui Pictet & Cie ha chiesto di creare un corpus di lavori in regioni in cui la società sponsorizza il lavoro di una ONG. Kashi è andato in Madagascar, dove nel 2009 Pictet & Cie ha patrocinato l’organizzazione inglese Azafady.

Nicolas Pictet, managing partner della società, nel discorso di apertura dell’esposizione milanese, afferma: “Come Pictet il nostro scopo è quello di utilizzare il messaggio dell’arte fotografica per rappresentare le sfide sociali ed ambientali del nuovo millennio. Prix Pictet si è affermato non solo come uno dei più prestigiosi riconoscimenti fotografici a livello internazionale, ma è anche riuscito ad attirare l’attenzione su temi di grande importanza”. Il premio Il Prix Pictet nasce nel 2008, per volere della banca ginevrina Pictet & Cie, e in soli due anni è diventato uno dei premi di fotografia più prestigiosi a livello internazionale. La giuria è indipendente e composta da esperti e critici riconosciuti su scala internazionale. La terza edizione del Prix Pictet è stata presentata ai Rencontres d’Arles nel luglio 2010 ed i finalisti verranno resi noti a novembre a Parigi in occasione del “Paris Photo”. Il tema è “Growth, Crescita”, intesa in tutte le sue forme, dalla vertiginosa crescita delle nostre città, con la loro sempre maggiore dipendenza dalle scarse risorse naturali, alla rapida crescita della popolazione e delle sue necessità.

 Nadav Kander is a London based photographer, artist and director, internationally renowned for his portraiture and landscapes. His work forms part of the public collection at the National Portrait Gallery and the Victoria and Albert Museum in London. Kander’s work is also exhibited in numerous international gallerys and museums.

Kander’s most celebrated images include Diver, Salt Lake, Utah 1997, in which a lone women peers out into the vast lake, and his 2009 portrait of Barack Obama photographed for The New York Times Magazine as a cover feature. Diver, Salt Lake, Utah, 1997 was also the cover image for Kander’s Monograph Beauty’s Nothing.On 18 January 2009 Nadav Kander had 52 full page colour portraits published in one issue of The New York Times Magazine. These portraits (from a series titled Obama’s People) were of the people surrounding President Barack Obama, from Joe Biden (Vice President) to Eugene Kang (Special Assistant to The President). The same issue also included a series of cityscapes of Washington DC also taken by Kander. This is the largest portfolio of work by the same photographer The New York Times Magazine has ever showcased in one single issue

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LA STORIA DI UN GRANDE ARTISTA.

AVEVA GIRATO TUTTO IL MONDO PRIMA DI TROVARE L’ORACOLO CHE GLI AVEVA SUGGERITO DI RINUNCIARE. MA LA SUA NATURA INVIDIOSA LO AVEVA RESO TEMERARIO E VANITOSO, TENACE, INARRENDEVOLE. AVEVA INVESTIGATO NEI SEGRETI DEGLI OCEANI, AMATO DIVINITA’ INCANTEVOLI DALLA TESTA DI VERRO E LABBRA LEPORINE; ESSERI FEMMINEI  DALLE ACCENTUATE CARATTERISTICHE  ANTROPOMORFE. SI AVVERTIVA LA FORZA  DELL’ ARTISTA DALL’ASPETTO RISORGIMENTALE: UN ADONE IN SALAMOIA BELLO COME IL CORPO OSCUREO DEL BOCCONE DEL PRETE. MAGNETICO COME IL PAVONE SPENNACCHIATO. UN GRANDE ARTISTA DAL VEZZO CONTINUATIVO DEL TRADIMENTO E IL TRATTO MAGICO DAL SEGNO SCONVOLGENTE : LINEE E PUNTI CHE PORTAVANO LO SGUARDO E IL CUORE  NELLA PROFONDITA’ DELLA CATARSI. UNA DIVINITA’ DAL NOME NOBILE DEDITO ALL’ARTE TANTO DA INVESTIRE UNA MEZZA ORA PER PRODURRE QUATTRO TELE DALLE MISURE PROIBITIVE DI CENTO PER CENTO. I COLLEZIONISTI SI DAVANO DI GOMITO PER AVERLO NELLA LORO INTIMA COLLEZIONE. CHIUNQUE VENIVA ATTRATTO DAL  SUO SEGNO POTENTE  DATO DALLA SPECULARE BELLEZZA DELLA SUA FISOGNOMIA. UN PIZZETTO DI SETOLA RICAMATA GLI RICOPRIVA IL SOTTOMENTO SFILATO DAL SORRISO INNOCUO DEL SERPENTE CAINUS FONDATORE E ARCHITETTO DI INDESCRIVIBILI CITTA’ DOVE CHIUNQUE AVREBBE POTUTO TROVARE LA PACE.  ETERNO ED EDILLIACO SCONVOLSE GLI UOMINI  CON  LA  POETICA COSMOPOLITA INVIATAGLI NELL’ANIMO SUBLIME DALLA VOCE FLUIDA DEL SOTTOSUOLO.  IL VOLO DEGLI ANGELI SOLITARI  VENNE STALLATO DALLA MELODIA CREATRICE DI NUOVI UNIVERSI E APPARVERO NEL CIELO LE IMMAGINI D’AUTUNNO E LA  VOCE DEL GRANDE ARTISTA  SI FECE CURA  DELL’UMANITA’ PENSANTE.  MAI NESSUN PENSATORE AVEVA OSATO ADDENTRARSI IN TANTA LUCIDA BELLEZZA FILOSOFICA E LE IMMAGINI D’AUTUNNO DIVENNERO  L’EMBLEMA MUSICALE DELLA PAROLA CHE  FACEA DEL COSTUI IL  PIU’ GRANDE CURATORE E GRANDE ARTISTA DI TUTTI I TEMPI;  IL SUPREMO.  DOTATO DI GRAZIA CHE PUOTE MENARE  LA POESIA COME FIATO D’AMORE NELLE  PASSEGGIATE SOLITARIE TRA I CAMPI DI FIORELLINI AUTUNNALI. SILENZIOSA E PACIFICA LA MERAVIGLIA SCESE AD ABBRACCIARE GLI UOMINI CON L’ARTE E DA UN LATO DELLA STRADA UN CARTELLO AVVISAVA : ATTENZIONE, IL SERPENTE PORTA DISGRAZIA.

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 Giornata del Contemporaneo TUTTE LE REGIONI POCA SOSTANZA

Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
ARTE COME GIOCO PARTECIPATO ED ECO-SOSTENIBILE

Giocattoli d’arte realizzati con materiali di risulta durante il laboratorio “Rici-gioco”, svoltosi nel Liceo Artistico “P. Leto” di Teggiano (SA) nell’anno scolastico 2009-2010 e donati all’A.R.C.A. Giò’ di Albano di Lucania – Esposizione permanente – Aperto tutti i giorni – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 – visite guidate su prenotazione – Massimo 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
GIOCATTOLI POVERI E GIOCHI DI STRADA

Collezione di antichi giocattoli della tradizione popolare, originali o restaurati, ricostruiti ed animati – Esposizione permanente – Tutti i giorni su prenotazione – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 – Nel mese di agosto: aperto solo in ore serali – Visita guidata con interazioni – Laboratorio: costruzione di semplici giocattoli con materiali di risulta – Animazione: partecipazione ad un gioco tradizionale, individuale o collettivo – Prenotazione obbligatoria – Max 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
COLLEZIONE LIBRARIA SPECIALISTICA

Volumi disponibili sul gioco e cataloghi d’arte relativi agli Artisti in esposizione nel Museo – Consultazione su appuntamento – Aperto tutti i giorni lavorativi – Orari di ufficio – Massimo 3 persone per gruppo. 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo.



Albano di Lucania, A.R.C.A. Giò – Museo Interattivo del Giocattolo Povero e del Gioco da Strada
P.zza D’Acquisto,  Potenza T: 0971 984006; 099 334232 F: 0971 984182   donatoallegretti@virgilio.it; comunealbanodilucania@rete.basilicata.it   www.museogiocattolopovero.it
SPAZIO-ARTE A TEMA SUL GIOCO

Collezione di arte contemporanea di circa 250 opere: sculture, dipinti, grafiche, collages, tecniche miste e installazioni, donate da 150 noti artisti italiani e stranieri (presenti, fra gli altri, alla 1^ Rassegna: E. Baj, R. Tommasi Ferroni, F. Bodini, S. Sacquegna, Marino di Teana, N. Carrino, L. Alinari, A. Paradiso…) – Mostra permanente – Tutti i giorni su prenotazione – Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Nel mese di agosto: apertura in ore serali – Visite interattive, guidate dal Coordinatore Scientifico del Museo, Prof. Donato Allegretti – Max 35 persone per gruppo – 9 ottobre 2010: Giornata del Contemporaneo. (altro…)

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Mousse will be at Art Forum Berlin with Mousse #25
together with new books by Mousse Publishing
Art Forum Berlin, booth 123.
Hall Palais
Come visit us in Berlin!

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Il Popolo delle carriole e gli imprevedibili effettacci collaterali di Mr. T *

 

A Pino Bertelli

compagno di strada ad honorem

del Popolo delle carriole 

 di ANTONIO GASBARRINI

A quanto ne so, Mr T, nelle sue micidiali fuoriuscite in terra aquilana, ne aveva viste di tutti i colori. Ben oltre le frequenze lunghe dell’infrarosso e quelle corte dell’ultravioletto. Nel Novecento anche lui avrebbe fatto parte di quell’inestricabile groviglio di onde elettromagnetiche e non, con l’eufonica metafora di “onda sismica”. Per gli aquilani doc, e non solo, prima di allora era stato nominato con il più realistico “tremuoto”. La cui incerta etimologia può spaziare dall’aggiornato lessico “terremoto”, ai tre movimenti (ondulatorio, sussultorio e ondulatorio-sussultorio) con cui aveva ritmato la sua infernale, sincopata danza scatenata dalle 3.32 alle 3,50 circa del 6 aprile 2009.

I  tragici risvolti umani l’ho narrati fino a pagina 239 del libro J’Accuse!!! Il terremoto aquilano, la città fantasma & l’inverecondo imbroglio mediatico del sig. b. L’ultima, la 240 ^, l’avevo volutamente lasciata in bianco. Per i tuoi appunti, amico lettore, ma anche per una felice intuizione. La storia della diaspora inferta a tradimento dal sig. b. agli ultimi discendenti intra ed extra moenia della “mangifica citade” – evocata a più riprese, nelle pagine precedenti, con i versi del cantore trecentesco Buccio di Ranallo – sarebbe continuata ben oltre la data del 23 maggio 2010.

In quell’afosa domenica primaverile il Popolo delle carriole aveva simbolicamente occupato uno dei più prestigiosi spazi cittadini sostanzialmente risparmiato dall’incontrollabile furia di Mr T: Collemaggio! Quel colle sormontante l’attigua Basilica di S. Maria di Collemaggio eretta dall’eremita Pietro del Morrone. Qui incoronato Papa sul finire del Duecento.

La giornata l’avevo fedelmente fotografata e descritta nel decimo fotoracconto incluso nell’  Intermezzo della “Cronica non rimata”. Da qui cercherò di riprendere le fila del discorso sulle avventure e disavventure del Popolo delle carriole bruscamente interrotto. Prolungandone gli esiti pararivoluzionari fino all’agostana Perdonanza del 2010. Ancora una volta, la quinta scenografica dei versi di Buccio farà da sfondo al tutto: «Dapoi che San Petro inconorato fone, / allora a Collemagio la indulgenza dunone». (altro…)

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