Luglio 2016


Quando i burocrati predicano il vegliardo vede Zarathustra scendere dalla montagna: «questo viandante non mi è sconosciuto: alcuni anni fa è passato di qui. Zarathustra era il suo nome; ma egli si è trasformato. Portavi allora la tua cenere sul monte: oggi vuoi portare nelle valli il tuo fuoco?…Sì, riconosco Zarathustra. Puro è il suo occhio, né disgusto si cela sulle sue labbra. Non incede egli a passo di danza? Trasformato è Zarathustra, un bambino è diventato Zarathustra, Zarathustra è un risvegliato»

Il Museo Ugo Guidi in Forte dei Marmi ospita la centodiciannovesima collettiva di artisti che espongono le loro opere in un’atmosfera di luce e di mare estivi. La pittrice Mara Corfini, acquarellista fiorentina dalla pennellata fine ed evocativa, vi partecipa con due opere Omaggio a Burlamacco e Il gabbiano. Nel primo lavoro, già premiato in Palazzo Vecchio, la Corfini dipinge un angolo di Viareggio in prossimità di Piazza Mazzini. L’acquerello ispirato dal Burlamacco è la quintessenza dell’allegria ironica, tutto è un’armonica rappresentazione di vitalità giocosa, le palme tinte di blu, il mare screziato di rosa e viola, la spiaggia accesa di luce e una decorazione di ghirigori che paiono capriole festose. Nel cielo fa capolino il volto con cappello del Burlamacco,  appare come un angelo laico dispettoso ma buono, affabile che protegge la parte bambina dell’uomo e che pare sussurrare “ Godete di questi colori, di questo mare infinito, della magia del luogo, sollevatevi in alto, dove mi trovo io, e guardate e sorridete gioiosi per la bellezza di questo angolo di terra marina!”. Il gabbiano dipinto dalla Corfini osservando  l’amata spiaggia dei Maronti di Ischia, ci trasporta su un altro piano emotivo, quello della solitudine serena, appagata di poco. Il gabbiano è una minimale macchia di colore che si confonde con la tenue coloritura della sabbia, il mare è reso leggermente increspato da pennellate larghe e morbide, l’orizzonte è una linea blu. L’acquerello, essenziale nella scelta di colori e di linee, è pulito, minimo, sospeso in una solitudine che non contrasta con la possibilità di raggiungere uno stato interiore di gioia.

Maria Stella Rossi

 

 

27 è un numero che si combina luttuosamente con le sei lettere che formano la parola  Puglia. San giuliano di puglia – “Nel 2012 sarebbero diventati maggiorenni, qualcuno avrebbe 16 anni, altri 19 o 20 anni e si sarebbero iscritti all’Università. I 27 bambini di San Giuliano di Puglia uccisi dal collasso della loro scuola durante il terremoto del 31 ottobre 2002 sono cresciuti nel ricordo straziato dei padri e delle madri, che nel cimitero trascorrono ancora ogni giorno e portano torte di compleanno per i figli. Non angeli immateriali, ma carne e vita e un futuro che si può solo immaginare, mentre ancora, da tutta Italia, sconosciuti lasciano ricordi e regali su quelle lapidi bianche in mezzo ai giocattoli”. Puglia, scontro fra treni tra Andria e Corato: 27 morti fra macchinisti e pendolari, 50 feriti. Antonio Summo 15 anni, tornava a Ruvo di Puglia da Andria, dove aveva sostenuto gli esami per superare due debiti all’istituto industriale. : Patty Carnimeo, trent’anni estetista, andava tutti i giorni a Bari per lavoro con quel treno. Francesco Tedone, 19 anni Era andato a trovare un’amica. Gabriele Zingaro 23 anni, era andato al Policlinico per farsi controllare una ferita che si era procurato in un infortunio sul lavoro. Stava tornando al lavoro dopo le ferie il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Fulvio Schinzari 59 anni. Enrico Castellano, 74 anni fratello del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Franco. Maria Aloisi, 49 anni qualcuno dice :”Ha preso il treno all’ultimo minuto: quella mattina era molto in ritardo ma alla fine ce l’ha fatta”- e si ce l’ha fatta proprio… Salvatore Di Costanzo, 56 anni, agente di commercio, era allenatore del calcio provinciale. Andava ad Andria per un appuntamento di lavoro: volato di prima mattina da Orio al Serio, era atterrato all’aeroporto di Bari. E’ stato riconosciuto dal figlio Marco. Pasquale Abbasciano tra un anno sarebbe andato in pensione, professione macchinista. Luciano Caterino, 37 anni, guidava il convoglio giallo, quello proveniente da Bari.

27 ventisette 27

SIMBOLISMO e SIGNIFICATO: “Chi si comporta bene sarà premiato con onore. Il saggio aspira solo all’armonia della propria coscienza.”

ABBINAMENTI: albero, caramelle, diavolo, pace, ascia, casco, feto, studente, attore, confessione, lingua, taxi.

E’ il numero della fortuna acquisita, ottenuta in ritardo e realizzata con il lavoro paziente ed assiduo. E’ il numero degli eventi che accadono in ritardo, dei desideri che si avverano quando ormai è troppo tardi, delle proposte di lavoro e di matrimonio quando oramai si è già impegnati, dei numeri del lotto intuiti quando sono già usciti, dei treni perduti, dei sentimenti gettati al vento. E’ anche il numero delle persone che si svegliano nervose, che cominciano un lavoro sfiduciate, delle giornate piovose, ma anche delle cose cominciate con difficoltà e concluse piacevolmente, della tristezza che si trasforma in allegria, delle situazioni cominciate male e che si concludono felicemente. Il simbolo di questo numero è la polvere.

Proprietà matematiche – È un numero dispari. È un numero composto, con quattro divisori: 1, 3, 9 e 27. Poiché la somma dei relativi divisori propri è 13 < 27, è un numero difettivo.

È un numero perfetto totiente.

È un numero decagonale.

È un numero di Harshad.

È un numero potente.

È un numero di Smith.

È un numero di Friedman in numeri romani, XXVII = IX * ((X/V) + I).

È il cubo perfetto ossia 3³.

Se un multiplo di tre cifre di 27 viene ciclicamente permutato, per esempio 513 diventa 135 o 351, allora i numeri risultanti sono ancora multipli di 27. L’unico altro numero che ha questa proprietà nell’ambito delle tre cifre è 37.

È il più piccolo numero intero che è uguale alla somma di tre quadrati in due modi diversi: 27 = 3² + 3² + 3² = 5² + 1² + 1².

È parte delle terne pitagoriche (27, 36, 45), (27, 120, 123), (27, 364, 365).

È un numero palindromo nel sistema numerico binario.

È un numero a cifra ripetuta nel sistema di numerazione posizionale a base 8 (33).

Chimica – È il numero atomico del cobalto (Co).

Astronomia – 27 Euterpe è un asteroide battezzato così in onore della musa Euterpe. –  Euterpe [colei che rallegra è una delle Muse, figlie di Zeus e Mnemosine], madre di Reso – personaggio della mitologia greca, signore di Tracia. Nella letteratura occidentale ha inizio con lui la serie dei giovani guerrieri destinati a venire uccisi nel sonno. La leggenda che lo riguarda si conclude con la sua singolarissima risurrezione.

 

SCUOLA ESTIVA DI ALTA FORMAZIONE FILOSOFICA
2016 (Decimo anniversario in Castel Di Sangro)

ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI

ASSOCIAZIONE ELEONORA PIMENTEL – Napoli

Titolo: “FILOSOFIA- CONFINI E SGUARDI verso l’Europa” 28-31 LUGLIO 2016

COMUNE di CASTEL DI SANGRO-Museo Aufidenate ( AQ)
COMUNE DI PESCOCOSTANZO ( AQ)
COMUNE  CASTEL DEL GIUDICE-BORGO TUFI ( IS)

Palazzo del Prete di Belmonte in Venafro- Is

Giovedì 28 Luglio, ore 17.00 Museo Aufidenate

Saluti Istituzionali

Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso

Presidente Archeo-club, Giovanni Romito

Presentazioni Temi della Scuola

Presentazione Libro di Gioconda Marinelli- Nel nome del Vino

Ed. Homo Scrivens, ne parlano Maria Stella Rossi ed Esther Basile

Assaggio Vini Cantine  Campi Valerio

Intervista con Tiziana Bianchi e Proiezione del Reportage

“Eroi silenziosi, eroi ogni giorno” Modera Carmela Maietta- Il Mattino-

VENERDI 29 luglio

Mattina –Museo Aufidenate Ore 10,15

Esther Basile: Lectio su Le Filosofe  del’900

M.R. Rubulotta- Etica e Medicina di genere

Carmela Maietta- La visione delle donne attraverso i media

Colonnato del Museo Aufidenate in Castel di Sangro

Venerdì  ore 16,45 PESCOCOSTANZO- Palazzo Fanzago

Saluto del Sindaco Roberto Sciullo

Scorcio di Pescocostanzo con la Basilica della Madonna del Colle

Angela Caruso: Insegnare Storia e Geografia nel nuovo Millennio-

Presentazione del volume “Pasolini indomito corsaro” di Esther Basile Ed. Homo Scrivens

ne parlano Maria  Marmo,  M. Stella Rossi, M. R. Rubulotta

Video della regista  Grazia Morace – Pier Paolo Pasolini-Il selvaggio dolore di essere uomini-

Proiezione e foto Luoghi pasoliniani di M.R. Rubulotta

Margherita Pieracci Harwell- Lectio su Cristina Campo

Cena -Palazzo Grilli- Le Torri- in Pescocostanzo

SABATO 30 luglio ore 10,15 MUSEO AUFIDENATE

Anna Forgione- Tema: Maria Zambrano la forza della parola

Carmen Di Nota- Qui Jin: non ditemi che le donne non possono essere eroi

Angela Caruso La Geografia di Pasolini

Dibattito Nuovi esodi- Nuovi mondi- La nuova banalità del male? Con Carmela Maietta- Marika di Carlo- Esther Basile

 

SABATO 30 Luglio- Castel del Giudice- Borgo Tufi

(Immagine notturna di Borgo Tufi, foto Studio Di Paolo)

Sala Convegni BORGO TUFI Ore 17.00

Maria Stella Rossi: Segni e atmosfere felici in Renoir- De Nittis- Zandomenighi- Cassatt- Boldini- La Parigi degli Impressionisti e dei Post-Impressionisti.

Libro di Francesca Patton: Dalla Nausea all’indifferenza-Analisi comparata de La Nausèe di Sartre e de Les Particules elementaires di Houellebecq Ed. Ancora – Intervista Esther Basile

Fine modulo

Libro: Pane dell’uomo, pane di Dio di Maria Concetta Nicolai Edizioni Menabò – Introduzione  Maria Stella Rossi, relazione Gaetano Basti, sarà presente l’autrice

Musica del maestro Lino Blandizzi- chitarra e voce

(Particolare dell’affresco Giardino d’Inverno, Palazzo del Prete di Belmonte- foto Marcella Cicchino)

DOMENICA 30 Luglio – Palazzo  Del Prete di Belmonte- Venafro

Ore 10,30- Saluto Dorothy del Prete

Reading poetico

Discussant : Filosofia – Narrativa- Scienza- Arte

nel’900- Relatrici  con report Docenti Corso-Musiche

Buffet

Locandina, foto e video di Maria Rosaria Rubulotta

Per contatti : Tutor Prof.ssa Esther Basile cell.3407286605

Email  :  ester.basile@libero.it

E’ ormai opinione consolidata che nel corso dei secoli la donna si è vista negare non solo la possibilità di espressione tecnico- scientifica, ma anche quella artistico-letteraria, più confacente alla sua creatività. Chi ha osato infrangere il tabù, ha dovuto superare ostacoli che il sesso forte – forte nella misura in cui occupa il potere- non ha mai conosciuto. Questo perché, esprimere o nominare il mondo al femminile, implica comunque parlare di linguaggio e di sapere, considerata l’intima relazione e il reciproco condizionamento che intercorre tra essi.

Il pensiero occidentale è caratterizzato da una dualità, in cui i due valori sono situati su piani diversi: l’uno è sempre positivo e l’altro sempre negativo. Tale dicotomia conduce ad una gerarchizzazione delle parti, dal momento che i poli positivi vengono associati ad altri positivi e quelli negativi ad altri negativi, rafforzando così la catena. Ciò spiega come nel binomio alto/basso, ad esempio, relazioniamo il primo termine a concetti quali superiore, divino, elevato, mentre associamo il secondo termine a idee quali inferiore, infimo, brutto. Lo stesso succede per la coppia destra/sinistra, dove col primo vocabolo si vuole intendere, in senso astratto, un qualcosa che è retto e giusto, invece col secondo si insinua un qualcosa di poco chiaro, sinistro appunto; l’elenco potrebbe continuare all’infinitoLa dicotomia, pertanto, è una verità inerente alla nostra cultura, è un fatto universalmente e storicamente riconosciuto, anche se non sono ancora del tutto chiare le cause che l’hanno determinata. Secondo la storica Gerda Lerner , probabilmente è stata proprio la divisione patriarcale dei sessi il punto di partenza della binarietà. In ogni caso, a prescindere dalle cause, rimane il fatto che la nostra cultura è organizzata secondo un sistema binario, ad iniziare dal linguaggio, sua forma d’espressione più importante. Applicato ai sessi, esso genera contemporaneamente una gerarchia e una asimmetria, poichè l’uomo appropriandosi del discorso, del logos, della storia, assume la capacità di nominare il mondo, di ordinarlo, di configurarlo simbolicamente secondo il proprio modo di essere, di pensare e di sentire: di conseguenza mentre gli uomini occupano il polo positivo, le donne sono vincolate a quello negativo.

Tale posizione egemonica spiega come, nonostante si tratti di un sistema di pensiero binario, tutto si regga sull’Uno, sulla capacità significante del corpo virile, rifiutando o escludendo quanto sia dissimile o non si identifichi con esso, negando, cioè, ogni diversità o eterogeneità sino a ridurla al concetto degradante di altro. Riservando per sé il potere di dettare la ragione e l’azione, il soggetto maschile ha ridotto la donna a oggetto della scrittura, relegandola negli spazi periferici, attribuendole qualità quali l’intuizione e la passività e una predisposizione naturale al sacrificio e all’abnegazione. Una asimmetria interiorizzata a lungo da uomini e da donne, cioè dai destinatari del discorso stesso.

Ciò nonostante in tutte le epoche vi sono state personalità femminili che, prescindendo dalla relazione degli opposti, hanno vissuto e rappresentato il mondo secondo una prospettiva del tutto personale, il cui punto di partenza è la propria esistenza. Donne che invece di negare, rifiutare o escludere il corpo lo hanno rivalorizzato, amato e rispettato. Molte di esse sono rimaste nell’ombra dell’anonimato, lontano dalla società e nell’ utilizzare la parola hanno percepito una nuova verità non solo individuale, ma anche sociale. Altre non hanno avuto timore di uscire allo scoperto; di fondamentale importanza sono alcune figure di spicco della Storia Filosofica come Simone Weil –

Esther Basile

 

Decimo anno per la Scuola Estiva di Alta Formazione Filosofica nell’ambito delle prestigiose attività promosse dall’Istituto Italiano Studi Filosofici e dell’Associazione Culturale Eleonora Pimentel. La Scuola, diretta dalla filosofa Esther Basile delegata dell’Istituto, anche quest’anno in terra abruzzese e molisana propone un programma di vasto interesse incentrato sul tema “Filosofia: Confini e sguardi verso l’Europa” quale contributo culturale di matrice filosofica rivolto alle discussioni attuali sui valori impliciti al concetto stesso di Europa . Con inizio giovedì pomeriggio del 28 luglio presso il Museo Aufidenate di Castel di Sangro, punto di inaugurazione e di incontro, prosegue la sua attività accompagnata da studiosi, relatori, ospiti, appassionati di cultura, artisti e musicisti in un itinerario che raggiunge Pescocostanzo, presso il Palazzo Fanzago,  Borgo Tufi di Castel del Giudice , Sala dei Convegni, Venafro, Palazzo del Prete di Belmonte. Particolarmente interessanti le proposte culturali di questa decima edizione  che si esplicitano con presentazioni di volumi, interviste, approfondimenti, mostre, lectio, riflessioni, discussant, musica e canto in accordanza con i luoghi  di specifica bellezza paesaggistica, artistica e storica che accolgono da anni la Scuola Estiva di Formazione Filosofica.

Maria Stella Rossi

 

L’Iguana- Terza Edizione- 26 giugno 2016

Se la Cerimonia di Premiazione è la parte ufficiale de L’IguanaCastello di Prata Sannita, che l’ultima domenica di giugno accoglie  cultori di poesia, narrativa, musica, saggistica, video, fotografia, da ogni regione d’Italia, è dal sabato precedente la premiazione che questo Concorso  conferma e fortifica i suoi cardini tutti  impostati sulla riaffermazione ineludibile della Cultura. Un’erranza di intellettuali e di artisti giunge da ogni dove al Castello di Prata che pare attenda come in un abbraccio questi ritorni e questa attenzione rivolta ai Saperi e alle Conoscenze interpretati e proposti con più linguaggi espressivi. La Sala dei Templari, l’ingresso umbratile e accogliente dopo la salita verso il Maniero fatta percorrendo scaloni di pietre lisce, delineati da arbusti, piante rigogliose e capperi in delicata fioritura, il giardino interno e ogni angolo curato e custodito sono luoghi che fanno un tutt’uno con il senso stesso di questa occasione ideata per omaggiare l’Ortese, a cui è dedicato il Premio, e il messaggio di forte profondità che ha sempre accompagnato la sua produzione letteraria definita di respiro europeo. Per entrare nello spirito del Premio e capirne il vasto interesse che esso muove è necessario porre l’attenzione su premi, premiati e segnalati tenendo conto e immaginando la speciale atmosfera che si crea e si vive proprio il giorno conclusivo nella Cerimonia, una festa in toto per la Cultura sottolineata da interventi, da interpretazioni musicali, canore  e  teatrali di spicco .

Maria Stella Rossi

 

PREMIO L’IGUANA  Omaggio a Anna Maria Ortese- Castello di Prata Sannita- Terza Edizione-  2016

Ideazione di Lucia Daga-Esther Basile-Maria Stella Rossi

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Associazione Culturale Eleonora Pimentel

Amministrazione comunale di Prata Sannita

Finalisti e Premiati

Sezione Poesia

Presiedono Elio Pecora- Roberto Deidier

Commissione : Lucia Stefanelli- Beatrice Tassara- Bruno Galluccio- Adriana La Volpe-Esther Basile- Cinzia Dolci- Rita Felerico

Poesia Edita Vera D’Atri –Il Fortino ed. Terra d’Ulivi

Poesia Inedita-Maria Marmo

Menzione Paola Caracciolo

Menzione Maria Ausilia Di Falco

NARRATIVA

Presiedono Gabriella Fiori- Marosia Castaldi

Commissione: Gioconda Marinelli- Maria Ester Mastrogiovanni- Maria Rosaria  Selo-Maria Rosaria  Rubulotta- Ester Basile- Maria Gaita- Maria Stella Rossi

1 Premio Fania Cavaliere- Il NOVECENTO DI FANNY KAUFMANN ed. Passigli

2 premio ex aequo Adriana Assini Un caffè per ROBESPIERRE ed. Scrittura e Scritture

3 Ex aequo Serena Venditto “ C’è una casa nel bosco”- Vitagliano “ Il viaggiatore Perfetto- Rizzo “Immobili Ombre” tutti editi Homo Scrivens

Menzione Rosalia  Catapano- “Spazi Inclusi”

Menzione Alfredo Carosella -La finestra sulla riva del mondo- ed. Kairos

SAGGISTICA

Presidenti  e Commissione Gerardo Marotta- S. B. Boghos Zekiyan- Margherita Pieracci Harwell- Arturo Martorelli

1 Posto On. Vittoria Franco Responsabilità ed. Donzelli

2 Posto Francesca Patton “Dalla Nausea alla Indifferenza” ed. Ancora

3 Posto Angela Matassa “Favole e Leggende della Campania” ed. Homo Scrivens ex aequo  con Simone Maria Da CONCEICAO “Il viaggio di Joana” Editore Graus

Foto

Presidenti e Commissione Maria Rosaria Rubulotta – Luisa Festa- Vittorio Scuncio

1 Grazia Morace

2 Marcella Cicchino

3 Carmine Picone

Menzione Pina De Luca

Video

Presidente Alfredo Baldi

Commissione Antonio Picariello- Maria Rosaria  Rubulotta- Carlo Damasco- Vittorio Scuncio- Grazia Morace

1 Posto

Rossana Maccario- Rassegna Corto di Donne –Pozzuoli

Menzione –Giustina Laurenzi- “Un giorno con le ali”

Musica

Presiedono e Commissione  Nicola Rando- Susanna Canessa- Walter Santoro

1 Premio Lino Blandizzi con il cd Da noi in Italia

2 Premio Mario Sasso con il brano L’Europa

Premio della Critica a Marcello Appignani

Menzione speciale a Walter Santoro – fuori concorso

Premio  fuori Concorso al Video  Eroi silenziosi, eroi ogni giorno di Tiziana Bianchi

e al Video di Laura Valente “Omaggio a Caruso”

Premio alla Carriera Teatrale a MILENA VUKOTIC

Menzione  fuori concorso a Lucia Stefanelli Cervelli – scrittrice

Menzioni agli Editori Aldo Putignano e Elio Scarciglia

Premio fuori Concorso al Libro di Esther Basile- Pasolini Indomito Corsaro -ed. Homo Scrivens

Premio Fuori Concorso per le Foto sui luoghi pasoliniani a Maria Rosaria Rubulotta

Menzione al ceramista e pittore Simone Zaccarella

Menzione al ceramista Santillo Martinelli