Sab 10 Giu 2006
Giuseppe Siano, TrackerArt
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , ComunicazioneNo Comments
L’arte delle neo-tecnologie si svolge in un nuovo ambiente paradigmatico, che va definito e ha bisogno di essere raccontato tracciando nuove relazioni tra i segni linguistici.
Dobbiamo definire cosa sia un racconto, cosa sia un paradigma oggi e come il vecchio racconto si trasforma in una nuova organizzazione del pensiero che coinvolge le neo-tecnologie dell’informazione.
Il mondo dell’arte, sia quello della mimesis che quello del diegesis, sono entrambi al di fuori del mondo della verità . La verità è argomento della metafisica maggiore, quella dell’idea pura, contemplata. Sia il mondo dell’organizzare verità attraverso parole che quello di imitare forme non potranno mai raccontarla. Noi siamo uomini, e viviamo nell’alternanza continua dell’esperienza di un dio dalle due facce. L’una, Dioniso, il dio senza forma, ha come qualità il Pan [Tutto] universale, verso cui l’uomo è attratto e in cui desidera annegare la propria individualità , per sentire se stesso in comunione con il tutto universale. Nel frattempo l’uomo vive nel mondo dell’azione o della forma, o d’Apollo, — l’altra faccia del dio, direbbe Nietzsche de La nascita della tragedia, — e continua a percepire il mondo come organizzazione di forme che limitano la verità e la sua natura.
La tragedia umana è definita da Nietzsche come continua alternanza degli stati di forma e di non forma.
Il mondo dell’arte è il mondo delle forme e/o del racconto……
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