Lo strano caso del dottor J. e mister Italy

A.P.

In grammatica Simpatico è classificato come  aggettivo qualificativo, maschile, singolare, primitivo, positivo. Di solito lo si usa per caratterizzare le proprietà di un personaggio o di un soggetto che compie delle azioni. Mi è sembrato strano dunque trovare in un articolo l’aggettivo sposato al termine incidente:  – “simpatico” incidente al (M.a.r.) Museo d’arte di Ravenna. L’ombreggiatura di un buco nel muro, simulata ( dipinta)  dal riminese Eron che opera nel genere “street art” (arte della strada come la beat generation nella letteratura americana) , è stata stuccata da un operaio. – Purtroppo il vero buco rattoppato dal vero muratore è nella testa della gente. Una società che pretende di essere valutata in borsa per il suo patrimonio artistico e allo stesso tempo, come una velenosa  schizofrenia  di massa provocata scientificamente dal “nonsense” ossessivo dei ripetuti palinsesti televisivi, (senso solo nei  cervelli di massa bruciati) esclude dalle proprie scuole l’insegnamento della cultura artistica, non può essere altro che una società malata guidata da perenni istallazioni di personaggi autoreferenziali e inetti  malati cronici del proprio ego. È chiaro che per gli addetti ai lavori la lettura di questo raccontino della domenica diventa la lettura di una strategia comunicativa che ha per scopo l’accaparramento dell’attenzione di massa a basso investimento. L’operaio è pagato per fare un’azione del genere, l’artista è d’accordo con il management organizzativo del museo, l’opera è una vera boiata, che nell’era informatica traduce il  surrealismo “magrittiano” in esercitazione pedagogica  per bambini, il Mar di Ravenna, città che ha bisogno di visibilità pubblicitaria in quanto concorre a essere  Capitale europea della cultura 2019 e presumibilmente alla fine di quest’anno il  Consiglio dei Ministri dell’Unione dovrà designare  ufficialmente la città che porterà il titolo per l’Italia – http://www.europarlamento24.eu/capitale-europea-della-cultura-nel-2019-tocchera-all-italia/0,1254,106_ART_993,00.html –  se questo tipo di giochetti pubblicitari ripercorrono lo stile Cattelan con i simulacri  dei bambini impiccati penzolanti dall’albero, allora stiamo veramente freschi e sconsolati. Personalmente propongo per l’Italia la scelta ricada su L’Aquila considerando lo sfacelo italiano una vera performance reale altro che buchi e  trompe-l’oeil.