Gio 14 Lug 2016
Mara Corfini e la critica di Maria Stella Rossi
Posted by Antonio Picariello under arte/teatroNo Comments
Il Museo Ugo Guidi in Forte dei Marmi ospita la centodiciannovesima collettiva di artisti che espongono le loro opere in un’atmosfera di luce e di mare estivi. La pittrice Mara Corfini, acquarellista fiorentina dalla pennellata fine ed evocativa, vi partecipa con due opere Omaggio a Burlamacco e Il gabbiano. Nel primo lavoro, già premiato in Palazzo Vecchio, la Corfini dipinge un angolo di Viareggio in prossimità di Piazza Mazzini. L’acquerello ispirato dal Burlamacco è la quintessenza dell’allegria ironica, tutto è un’armonica rappresentazione di vitalità giocosa, le palme tinte di blu, il mare screziato di rosa e viola, la spiaggia accesa di luce e una decorazione di ghirigori che paiono capriole festose. Nel cielo fa capolino il volto con cappello del Burlamacco, appare come un angelo laico dispettoso ma buono, affabile che protegge la parte bambina dell’uomo e che pare sussurrare “ Godete di questi colori, di questo mare infinito, della magia del luogo, sollevatevi in alto, dove mi trovo io, e guardate e sorridete gioiosi per la bellezza di questo angolo di terra marina!”. Il gabbiano dipinto dalla Corfini osservando l’amata spiaggia dei Maronti di Ischia, ci trasporta su un altro piano emotivo, quello della solitudine serena, appagata di poco. Il gabbiano è una minimale macchia di colore che si confonde con la tenue coloritura della sabbia, il mare è reso leggermente increspato da pennellate larghe e morbide, l’orizzonte è una linea blu. L’acquerello, essenziale nella scelta di colori e di linee, è pulito, minimo, sospeso in una solitudine che non contrasta con la possibilità di raggiungere uno stato interiore di gioia.
Maria Stella Rossi
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