Mar 6 Feb 2018
Helena Manzan testimonia il passaggio epocale dal mondo analogico al silenzio della ricerca archetipale. la parola “namastié ” veicola la potenzialità magica di riconoscimento degli spiriti: “il mio spirito riconosce il tuo spirito”. E’ in questa sensibile galassia del percepire magico che il respiro interiore dell’archetipo (amazzonico) si trasferisce nell’incontro tra “io ti avverto” e l’opera che ti contiene. Qui si tratta di arte sacra e come tale l’urlo interiore dell’artista vibra davanti alla coscienza sincronica dell’altro che respira l’opera sublime creata da una condizione ipnotica e di grado elevato entro cui si è collocata, per automatismo magico, la forza creativa del fuoco centrale dell’artista. Tradotta in espressività percepibile questa sensibile dimensione che non usa tratteggi storici e formulazioni scientifiche, veicola l’ unico esclusivo linguaggio ammesso a decodificare i segni dell’arte. L’opera così si manifesta solo alla predisposizione a alla sintonia modellata da parte dello spirito di chi riceve attraverso l’ottica il sensibile archetipale messaggio vitale emesso da Helena Manzan. A. P.
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