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Bellezza, semplicità, natura

Siamo sempre più rinchiusi nelle nostre case, ad ubriacarci di TV, con pessimo vino: programmi televisivi demenziali, clonati. E’ una lenta ed inesorabile assuefazione al brutto. Le città si costruiscono senza alcun criterio di bellezza ispirato alla natura: linee rette, cemento e immondizia… Preferisco le aree selvagge, incolte, ricche di cosiddette erbe infestanti (quasi tutte con poteri medicinali) agli asettici giardini diserbati. Hundertwasser, di cui ho conosciuto in questi mesi le geniali produzioni di artista, architetto ed ecologista, diceva che l’arte è generatrice di bellezza, di armonia naturale, pace e gioia.
Alla globalizzazione della cultura (veicolata prevalentemente dalla TV), asservita al potere economico, egli contrappose una vita coltivando l’arte, la bellezza e concentrando in tutto questo la creatività umana. L’arte come legame fra l’uomo creativo e la natura.
Fabio con le sue poesie descrive la bellezza della natura e delle persone semplici.
Dovremmo ritornare a scrivere poesie e dipingere.
Sempre Hundertwasser, nel 1949, a San Gimignano, dipinge – volontariamente in maniera semplice – “I girasoli”. Con quel dipinto voleva dimostrare che tutti possono dipingere.
Un grande gesto educativo.
La bellezza è di grande valore educativo.
Praticare la bellezza, semplificare, valorizzare tutto quanto è naturale: eccellenti scelte politiche!!
Non siamo per forza destinati alle produzioni di massa, standardizzatie e alle tecnologici sofisticati. In Romagna c’è chi ce lo ricorda. Il tegliaio di Montetiffi, con le sue teglie, fatte a mano, per cucinare la piadina. E la Bottega Pascucci, dove con tecnologie semplici, appropriate, si stampano a mano le tradizionali tele romagnole. Spesso mi reco con Fabio in questa fucina di arte, artigianato e poesia: un luogo dove si pratica la bellezza…”