Gio 22 Feb 2007
indice
Introduzione
1. Erudizione e saggezza nell’arte 26. L’arte del non fare
2. Modello ideale e figura concreta 27. L’arte e l’impermanenza: mandala e sand paintings
3. Il materialismo impressionista
4. Fotografia e distrazione soggettiva Appendices
5. L’arte impersonale I. Novità in arte e banalità critiche
6. Caravaggio e la ruota del pavone II. Commento ai capitoli 1 e 2
7. Luce diffusa e assenza di ombre III. Arte e fede
8. La bellezza terminale
9. Evoluzione e mutamento nell’arte
10. Decorazione e metafisica
3. Rinascimento, prospettiva e canone sacro
14. L’allegoria in Bronzino, Rubens e Vermeer
15. Estetica e discorso sul vero
16. Soggettività e arte impopolare
17. Dürer e la razionalità dell’incisione
18. L’ira futurista
19. L’anima estetica e il desiderio
20. Bellezza ed emotivitÃ
21. La realtà è una visione
22. L’opera d’arte come oggetto mentale: Canova e Yan Van Eyck
23. L’arte come medicina dell’anima
24. Le corporazioni
25. Kóre e Koúros
L’arte è uno strumento di comunicazione? Cosa comunica e con quali linguaggi? Nel testo sono individuati i cardini del problema della comunicazione simbolica e allegorica, intrecciati all’estetica dell’arte sacra e profana, messe a confronto. Con un linguaggio accessibile viene indagato il rapporto fra artista, opera d’arte e fruitore con ampi riferimenti al pensiero di Coomaraswamy e Florenskij. L’arte se è conoscenza e filosofia allora può essere una risposta ai problemi dell’esistenza, oltre ad essere un raffinato sistema di comunicazione delle conoscenze intuitive e intellettuali. L’artista, infatti, è visto come colui che prefigura nella sua opera, stati della coscienza che altri uomini dovranno ancora conquistare e che tramite l’opera d’arte possono immaginare in maniera corretta e plausibile. Oppure l’arte è vista come espressione delle passioni individuali e del mondo dell’ego fatto di fantasticherie e di sete d’affermazione. Nel testo si analizzano opere di Yan Van Eyck, Dürer, Giorgione, Bronzino, Caravaggio, Rubens, Vermeer, Canova, Manet, Monet, Boccioni insieme ad esempi presi dall’arte buddhista, dagli Indiani d’America, dalla grecia arcaica e dall’arte egiziana.
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