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Giancarlo Costanzo è nato a Pescara nel 1949 dove vive e lavora; Nel 2000 inizia una serie interessante di oltre 50 mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.
Ne riportiamo una selezione:
2000 – collettiva Galleria Monserrato Arte 900 a cura di V. Mazzarella Roma;
2001 – personale “Mithen” Galleria Monserrato Arte 900 a cura di V. Mazzarella;
2001 – Grandi Maestri e Artisti emergenti Pala Universo Silvi Marina a cura di M. Falcucci;
2003 – Eventi d’Arte Itinerante Museo Vittoria Colonna Pescara, Basilica Collemaggio L’Aquila, Museo Civico Rieti, Palazzo Valentini Roma a cura di Benito Sablone;
2004 – Mostra di Arte contemporanea “Di dolcezza infmita” Monte Prandone (AP);
2004 – L’Arcobaleno degli Angeli Galleria Civica Termoli a cura di A. Picariello;
2004 – Forlì. Contemporanea 8° Mostra Mercato Fiera a cura di Francesco Gallo;
2004 – personale Galleria L’Acquario a cura di A. Di Maiqa Pescara;
2005 – II Rassegna Nazionale d:Arte contemporanea Museo Piaggio a cura di Mario Meozzi;
2005 – Castello Svevo Termoli Mostra personale; 2005: Arti Visive “Brian Storming Combattimento per una immagine” Galleria 2B a cura di Lorenzo Boggi Bergamo;
2005 – 9° Fiera Mostra Mercato Forlì a cura dello storico Francesco Gallo;
2005 – DD’ Arte III Mostra di Pittura, fotografica e scultura Università D’Annunzio Chieti. di Stella di Maulo
Costanzo viene dall’esperienza costruttivistica ed espressionista, con accenti pop che evidenziano nei suoi quadri una qualità mentale. Istinto di ricercatore, non si accontenta dei risultati raggiunti, cerca di svuotare il campo taglia il racconto e la fìgurazione e lascia la superficie nuda nella sua struttura primaria. Avvolte accentua con lettere e numeri il grande campo bianco e nero per catturare lo sguardo del fruitore e farlo entrare nel suo libero spazio di superficie, nella pura dimensione del vuoto significante.
Achille Pace
Costanzo, partendo da altri lidi,da altri contatti formativi l’antiquariato artistico, l’esperienza della sua cultura e, quindi, della materia sensibile e viva è giunto a una moderna simbologia critica ed ideologica che interpreta l’attualità e la ferma con determinazione per sottometterla al suo giudizio personale e alla sua valutazione del fruitore. La capacità, e l’intelligenza nella proposta di idee immediatamente comprensibile, lo rendono riconoscibile.
Benito Salone