Sab 24 Nov 2007
Davide Bramante al Maci di Isernia
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , Comunicazione , manifesti/CriticaNo Comments
Si inaugura ad Isernia la mostra del fotografo Davide Bramante
2007-11-24 03:02:42
Sarà inaugurata oggi alle 18.00 al MACI – Museo di Arte Contemporanea di Isernia la mostra del fotografo siracusano Davide Bramante “Eureka 1997-2007”.
Il giovane artista siciliano opera dal 1991 nel campo della fotografia, delle istallazioni e delle produzioni video; numerose le sue esposizioni nelle gallerie di tutto il mondo, in questo anno oltre allo mostra che sarà inaugurata sabato al MACI ha tenuto una personale alla Galleria “Art Lunge” di Lisbona.
Eureka 1997-2007 è un viaggio affascinante nelle metropoli in cui, attraverso le esposizioni multiple – la tecnica che consente scatti sullo stesso fotogramma -, si mescolano giochi di finzione e realtà e in cui la dinamicità del tempo si accosta alla staticità dello spazio.
La mostra resterà aperta fino all’11 gennaio 2008.
Info www.artemaci.it – tel. 0865.441381
A prima vista il giovane fotografo siciliano Davide Bramante sembra condividere numerosi obiettivi dei Futuristi: il movimento e la compenetrazione delle sue immagini sovrapposte hanno tutta l’energia dinamica che troviamo, per esempio, in Boccioni. Eppure, malgrado questo e l’uso che Bramante fa di una tecnologia neanche sognata dai Futuristi, la sua consapevolezza dell’azione della memoria, perfino della nostalgia, è completamente diversa dalla loro filosofia che era, appunto, futurista (la quale, ormai, possiede tutto il pathos delle ideologie delle avanguardie passate).
Bramante stesso dice della sua opera: ‘Il mio modo di fotografare è identico al mio modo di ricordare, pensare, sognare, sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali’. In altre parole, il suo lavoro tratta tanto del passato e del presente quanto del futuro, e le sue visioni simultanee sono la ricreazione totale di un luogo e di una società più che un’idea utopica di come questi dovrebbero essere. Esemplari sono le sue ricreazioni di Dublino, fotografie che fanno parte di una serie, iniziata nel 1998, intitolata My Own Rave. O’Connell Street è la base di una delle immagini, una strada riconoscibile da tutti i suoi capisaldi. Eppure, sopra ed attraverso l’immagine galleggia un manifesto che ritrae Madonna, un nome ed un’icona ambivalenti che subdolamente alludono alle ossessioni dell’Irlanda cattolica: il sesso e la religione.
Come in tanti ritratti dedicate alle più disparate città del mondo che ha attraversato e poi ricreato nelle sue fotografie, anche qui Bramante racchiude un’intera società , con tutti i suoi aspetti visibili nello stesso momento. Come dice l’artista: ‘Per me queste immagini sono la fotografia esatta della società contemporanea’. Ebbene sono anche la fotografia esatta dell’artista e della sua storia personale, ‘Le stratificazioni e le velature che trovi sopra ogni immagine mi riconduce alla storia della mia terra e del mio popolo, siamo un po’ Arabi, Normanni, Bizantini, Spagnoli…’. Bramante è l’eterno girovago mediterraneo come Ulisse o come gli ebrei o anche gli Irlandesi stessi: a casa dappertutto eppure mai a casa. Ed inevitabilmente, mentre guardiamo l’infinita ed allusiva varietà di questa strada di Dublino, ci viene in mente un altro personaggio: può essere che Bramante sia il Leopold Bloom della fotografia…?
(foto Andrea Picariello, D. Bramante a Macchiagodena)
P.S. per Davide:Â i dimantini stanno bene, si riproducono e sono liberi… a.p. grazie…
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