Lun 3 Dic 2007
ITALIANO ALIENO
GRUPPO POSTE ITALIANE Ormai le Poste italiane non sono più quel carrozzone che si conosceva ai tempi della democrazia cristiana: ora le Poste italiane sono una vera e propria azienda e come tale puntano al profitto, a quello sostanziale, of course, perché di queste c’è bisogno per gabolare il povero cittadino. Ovviamente tutto il resto non è cambiato: alcuni addetti dei centri smistamento continuano a rubare, i postini continuano ad arrancare sotto il peso della corrispondenza e non sempre arrivano a consegnare nella buca di pertinenza il dovuto, negli uffici postali le macchine computerizzate sovente s’inceppano, le procedure sono farraginose e purtroppo il tempo di attesa medio per arrivare all’agognato sportello è di venticinque minuti (tempo cronometrato in un giovedì di giugno, tra le ore 11.12 e 11.37 e via via ricontrollato nei giorni successivi). Ebbene, allora, dove sta la novità ? Sì, una ce n’è: il talloncino segnacoda! Davvero una grande invenzione; peccato che nessuno si è reso conto che il talloncino assommato alla cosiddetta “distanza di cortesia” non fa altro che abbassare il rendimento dell’impiegato aldilà del banco. E come, Poste italiane non doveva essere un’azienda che guardava al profitto? A sì, dimenticavo: i bilanci li hanno fatti quadrare cancellando tutte le tariffe di favore e aumentando quelle meno conosciute.
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