Mar 20 Apr 2010
l’arte e la filosofia di Guy Debord
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , ComunicazioneNo Comments
Comunicato stampa
Napoli, 19.04.2010
Si comunica alla Vs Spett.le redazione che il giorno 23 p.v. presso il Museo Nitsch a
partire dalle ore 10,30 ci sarà un dibattito su “l’arte e la filosofia di Guy Debordâ€, nell’ambito
dell’incontro sarà presentato il volume di Pino Bertelli “il cinema è morto†edizioni La Fiaccola,
La giornata si concluderà con la proiezione del film: “Guy Debord.son art et son temsâ€
Partecipano all’incontro :  Alfonso Amendola insegna Linguaggi audiovisivi presso l’Università di Salerno dove è vice-direttore del Centro Studi “Rappresentazioni Linguisticheâ€. Studioso di sociologia della comunicazione, si occupa principalmente dei rapporti tra culture di massa e culture d’avanguardia
Pino Bertelli è nato Piombino. Giornalista, fotografo di strada, filmmaker, critico di cinema e fotografia. I
suoi scritti sono tradotti in diverse lingue. L'”International Writers Association” (Stati Uniti), lo ha
riconosciuto scrittore dell’anno 1995, per la ” non-fiction”.
Matteo D’Ambrosio, semiologo e storico delle avanguardie, è professore di Storia della critica letteraria e
Letterature comparate presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli “Federico IIâ€
Mario Franco regista e storico del cinema, autore di cinema, radio e televisione, dal 1979 collaboratore
RAI. È docente di ruolo per la cattedra di “Teoria e metodo dei mass-media” e del corso di “Storia del
cinema e del video†presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha inoltre tenuto lezioni di “Tecniche dei
linguaggi multimediali†presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli (corso di
Industrial Design) ed attualmente è docente a contratto di “Comunicazione e Beni Culturali†per il Master di
1° livello in Politiche Culturali Europee in convenzione tra l’Università di Napoli Federico II e l’Institut für
Kulturelle Infrastruktur Sachsen (European Network of Arts’ Management Studies) /Universität di Görlitz/
Zittau.
Antonio Gasbarrini, critico d’arte, è direttore responsabile della rivista Bérénice, quadrimestrale di Studi
comparati e ricerche sulle avanguardie. Dal 1988 è art director del Centro Documentazione Artepoesia
Contemporanea “Angelus Novus†dell’Aquila. Tra gli ultimi volumi pubblicati si segnalano L’avanguardia
inista (Edizioni l’Harmattan, Torino) e Guy Debord. Dal superamento dell’arte alla realizzazione della
filosofia (Angelus Novus Edizioni, L’Aquila).
http://www.angelusnovus.it/debord.htm
Enrico Ghezzi è un critico cinematografico italiano.
Si trasferisce a Genova dove frequenta il cineclub Filmstory e frequenta lo storico gruppo scout AGESCI
Genova 3. Entrato alla RAI nel 1978, ha curato il palinsesto cinematografico di Raitre dal 1987 al 1994.
È l’inventore del contenitore televisivo notturno Fuori Orario e uno dei creatori di Blob, entrambe
trasmissioni nate alla fine degli anni ottanta.
Nel ringraziarVi inviamo i nostri più cordiali saluti
il coordinatore
Claudio Catanese
Questo sul cinema di Guy Debord è il primo studio approfondito
apparso in Europa sul filosofo francese. L’ha scritto Pino Bertelli, il
critico più eversivo della macchina/cinema. Il pamphlet sottende
altro da ciò che in principio si legge. Bertelli parte dall’opera
cinematografica di Debord non per celebrare un poeta (che non
ho bisogno di altarini) ma per riversare nella lettura dei film-
situazionisti di un corsaro del cinema d’autore, altre visioni di
critica politica della «Fabbrica dei sogni». Le invettive, le eresie,
i rovesciamenti di prospettiva della vita quotidiana sbordano da
ogni pagina e siccome per l’autore le lingue degli uomini sono
piene di inganni, sostiene che «ogni tanto è bene ballare sulle
teste dei re, dei tiranni, dei generali o dei primi ministri» che
concimano i campi di grano con à bambini morti per fame. E
ancora: «Gli uomini nascono uguali, le religioni monoteiste, lo
politica istituzionale, la violenza della società dello spettacolo li
rendono diversi. Questo è quello che mi ha insegnato mio padre
e suo padre a lui… un uomo ha il diritto di guardare un altro
uomo dall’alto soltanto per aiutarlo ad alzarsi…». Il libello è
feroce, a tratti indisponente, cattivo. si inscrive all’interno di
quell’aristocrazia della ribellione anarchica che è fatta di
partecipazione al comune dolore e fa dell’ «angelo
sterminatore» il primo commensale intorno alla tavola del Tè,
dove solo chi sappia mentire o plagiare la grande arte
dell’incompleto, può scoprire la vero bellezza dell’anima
insorta.
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