Ven 2 Lug 2010
beuys; tre quarti di vita nel nazismo..
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , manifesti/CriticaNo Comments
CHI HA IL DIRITTO DI STABILIRE LA VERITà . BEUYS è MORTO NELLA
Hitler-Jugend, LA Gioventù
Hitleriana, con la quale HA CONTRIBUITO
ALLA grande marcia DI Norimberga e a un
rogO, di libri vietati, nel cortile della scuola. Nel 1940 si arruola
nell’aviazione TEDESCA, pilota di caccia, E Nel 1943 in Crimea IL SUO ‘aereo
viene abbattuto. GravEMENTE feritO VIENE SALVATO E CURATO DA DEI NOMADI
TARTARI MA nel 1944, è Di nuovo in
azione DI GUERRA. viene fatto
prigioniero dagli Inglesi e liberato nel ’45. QUESTO L’ARTISTA PIERO MANZONI LO
AVEVA CAPITO….
L’“Achrome†per  Piero Manzoni è il senza colore necessario  per poter dare sostanza al senso di  neutralità che obbligatoriamente l’opera deve mantenere per esistere. L’opera liberata dall’esistenzialismo  e dal valore emotivo che il colore o la forma potrebbero veicolare, ricerca il  pensiero puro per contrapporlo al  pensiero “di massaâ€Â e dare espansione alla qualità  percettiva  e ai  limiti fisici del quadro. La ricerca  sposta così l’opera d’arte verso il senso  gladiatorio  tra due dimensioni sottese alla formulazione dell’anatomia, della biologia, della genetica per poter stimolare provocazione  sociale e forze demoniache. L’opera diventa funzione sciamanica che opera con oggetti totemici e linguaggi magici usati per difesa e attacco.  Il piano dell’opera è luogo potenziale  dove possono avvenire catastrofi o innamoramenti e che comunque rimandano il limite umano verso l’infinito non colore. Sconfinare per  liberarsi dalla condizione obbligata del pensiero  di massa.
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