Mer 8 Set 2010
LA NUOVA INQUISIZIONE DELL’ARTE DEVE GARANTIRE POSSIBILITà DI VITA E DI ESISTENZA ALLA VERITà DEGLI ARTISTI VERI
Posted by Antonio Picariello under arte/teatro , Comunicazione , manifesti/CriticaNo Comments
CHI INVESTE UNA VITA NELL’ARTE DEVE ESSERE DIFESO DAI FALSI IMPOSITORI. SOLO IN QUESTO MODO LA GRAZIA E LA RICERCA DELL’ARTISTA POTRANNO RIASSUMERE IL VERO VALORE CHE LE COMPETONO. I MERCANTI E L’IGNORANZA HANNO DISTRUTTO OGNI QUALITà E SENSO ONOREVOLE DELLA VITA. IL COMPITO DELL’ARTISTA è DARE FORZA E VISIONE DI DIO ALL’UMANITà PER MEZZO DELLA CREAZIONE DELL’OPERA D’ARTE E DEL LINGUAGGIO CHE ESSA CONNOTA. QUESTO DIO è IL DIO CREATO DALLA FORZA INTERIORE DELL’ARTISTA. UNA VOLTA DATO NELLA VERITà DELLA RICERCA,  OGNI UOMO E DONNA PUò INCONTRARSI CON LA PROPRIA SENSIBILITà . SE CI SONO PROFANATORI OCCULTI DEVONO ESSERE SMASCHERATI. IL COMPITO DELLA CRITICA è DARE POSSIBILITà ALL’ARTE VERA DI ESISTERE. LA QUALITà DEL MONDO DEVE RIPRENDERE LA PROPIA ESSENZA E L’ARTE DEVE RITORNARE AGLI ARTISTI. NON è Più TEMPO DI FARSI MANIPOLARE DAI DEMONI DEL MERCATO. L’ARTE ANTICIPA, IL MERCATO SEGUE. L’INVERSO CREA MALATTIE SOCIALI, PATOLOGIE DI MASSA UTILI SOLO AGLI INSENSIBILI E AGLI IGNORANTI CHE NON POSSEGGONO ALTRO SENSO DELLA VITA OLTRE L’ACCUMULO PATOLOGICO DEL DENARO. BISOGNA ABORRIRE I NUOVI parvenu CHE USURANO IL PIANETA. LA NUOVA INQUISIZIONE DELL’ARTE DEVE GARANTIRE POSSIBILITà DI VITA E DI ESISTENZA ALLA VERITà DEGLI ARTISTI VERI. RIPRENDIAMOCI LA VITA E DONIAMOLA ALLE NUOVE GENERAZIONI CHE NE HANNO DIRITTO E NATURA. IL PRINCIPALE CONTRIBUTO LO PORTERANNO LE DONNE CHE HANNO UN DIO IN Più DEGLI UOMINI.  A.P.
Siamo dalla parte di  Francesco Bonami. Qui tutti “Si crede Picasso†(Mondadori)
http://giorgiobarberiscriticodarte.blogspot.com/2010/06/i-bluff-dellarte-contemporanea-secondo.html
Ecco cosa sono capaci di fare i profanatori dell’arte.
caro GC,
come ti avevo preannunciato, appena tornato a Te…. ho scritto la lettera che allego e che ti prego di girare al M.P….;non importa se questa volta è andata così…così si conoscono meglio le persone e tu saprai in futuro come “reinserirmi” nel giro degli artisti pescar….; tuttavia, voglio farti una proposta e, ovviamente, l’iniziativa deve partire da te!” farmi partecipare fuori concorso, come “ospite” così puoi mettere la foto “implosione” nel catalogo, puoi esporre l’immagine che è già pronta, non devi rifare la scaletta …ecc…”
che ne dici ? una “trovata” che ti darebbe risalto proprio come organizzatore!
tuttavia, se non è possibile, ti ho già detto che non mi importa, conoscendo il maestro….
ciao
d.
Caro Gian…,ti scrivo con molto rammarico dopo che tu mi hai invitato alla Mostra Collettiva di Pes…, dopo che mi sono attivato e fatto portavoce con gli amici artisti ter…., dopo aver regolarmente dato il contributo richiesto e dopo aver preparato un’opera ad hoc per la nostra Pe…ed dopo che mi hai detto che il Direttore Artistico, il Maestro  P….. da L….., mi ha estromesso dall’elenco degli autori da te redatto e che non mi vuole nella collettiva –così come non mi ha voluto parlare per telefono quando ero nel tuo negozio.Non so cosa dire ed è per questo che ti chiedo di girare questa lettera al Maestro P….., perché ritengo doveroso avere una motivazione tecnica della mia esclusione, pregandolo anche di visitare il mio sito  per eventuali notizie sulla mia attività . Ti chiedo questo per serietà professionale, a tutela mia ma anche degli altri artisti t….., affinchè non ci siano malintesi: io non ho nulla di personale nei confronti del M.P……. e non mi risulta che lui ne abbia nei miei, perché le poche volte (forse 2 o 3) che ci siamo visti ed abbiamo parlato è stato sempre a T…. in presenza degli altri amici artisti non esclusi dall’elenco.Per questo io non so cosa pensare, resto rammaricato di non poter esporre nella mia città , tuttavia perdono cristianamente il M.P……. per la sua scelta personale nei miei confronti.Con amicizia
T….., 6-9-10                                                                                      Dan…
Non sono  direttore artistico, visto che non dirigo nessuna organizzazione addetta alla produzione di eventi tantomeno  maestro, visto che il titolo si attribuisce ad artisti affermati con esemplare carriera accademica e che oltre la docenza istruiscono allievi selezionati. In questo caso sono il curatore e la funzione mi è data dalla mia (sudata) eccellente carriera di critico d’arte ( sarebbe il caso leggesse il significato o se lo facesse spiegare da qualcuno che operi nel settore). Il suo sito mi dice poco o quasi niente e riconosco nella sua produzione di  immagini fotografiche  non più di quanto vedrebbe una  qualunque matricola universitaria annoiata da presuntuose passeggiate della domenica in cui ci si illude di aver incontrato dio.  il semplice passatempo utile a  distrarre dalla serietà del lavoro ospedaliero; quello si, molto rispettato e valutato con dignità , non può sostituire l’impegno serio della ricerca artistica e non  può comprare la virtù dell’arte.   Non attribuisco, e lo dico con molto rispetto, a queste immagini,  nessun linguaggio significativo  e nessuna ricerca investita seriamente nell’intenzione di strutturare un codice espressivo.  Nel curriculum non ho visto nessuna formazione professionale, nessuna accademia, nessun discepolo al seguito di  nessun maestro fotografo fosse anche stato di stampo classico impressionato dai pittori fine ottocento. L’arte è cosa seria. Le  opere secche  non possono essere valorizzate solo perché si è abituati a personaggi che vendono mortadelle nelle piazze delle fiere. Comunque il consiglio che potrei darle è Studiare, comprendere, ascoltare e  sottoporsi  a giudizio professionale  di persone serie.  In curriculum risulta, se si esclude un trafiletto di str…., uno di car… e una cosetta usuale di pa..,  quasi nessuno critico. Non ho visto nessun testo in catalogo  se non opinioni comuni di  giornalisti addetti alle  recensioni; mere comunicazioni   che con la letteratura artistica  non hanno nulla a che fare. sarò pronto a visionare le opere quando riterrò abbia assunto l’umiltà di rispettare la fede che l’artista deve necessariamente possedere per avvicinare l’arte. Fin quando non sarò convinto dalle opere, e non dalle prepotenze personali, nessun “tempo libero†entrerà nelle mostre di cui sono responsabile della curatela.