pag_22_01.jpgpag_22_01.jpgpag_22_01.jpgpag_22_01.jpg

Trasparente / Apparente è il titolo di una mostra che a Roma ha reso omaggio al percorso artistico del maestro molisano Gino Marotta. La sua ricerca prende l’avvio nel 1957 quando, contemporaneamente a Alberto Burri, inizia a interrogarsi sulle questioni dell’Informale e sulle possibilità della materia, adoperando stagno e piombo su tutti. Dopo un’incursione nell’universo industriale utilizzando acciaio, alluminio e ottone, Marotta, che è stato direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, approda al linguaggio ancora oggi caratteristico della sua ricerca. A metà degli anni ’60 vengono esposte a Milano le sue sculture in metacrilato: alberi, fiori,animali coloratissimi e favolosi in una sorta di grande paesaggio artificiale. Al principio degli anni ’80 Marotta, come molti altri, riprende il pennello salvo tornare poi, nel corso della metà del decennio successivo, al metacrilato. Dopo la pittura a olio insomma, Marotta torna a riflettere sull’idea di fondo del suo fare arte: il rapporto tra il mondo tecnologico-artificiale e la conservazione della natura. Appartengono a questa fase lavori che non sono più culture ma vere e proprie pitture, nelle quali si sovrappongono sagome ritagliate, fatte per una visione frontale. Il percorso di Giano Marotta si è nutrito anche di esperienze significative nel campo del design e dell’architettura: suo il soffitto del Palazzo RAI di viale Mazzini o la vetrata del Centro Congressi di Bergamo. La mostra, articolata nelle tre sedi della galleria La Nuvola, ha testimoniato dunque, la complessità di un cammino artistico lungo e ricchissimo, portato avanti da Marotta con la coerenza di chi sa ancora provare, e far provare, stupore e meraviglia. L’evento è stato anche l’occasione per presentare una preziosa monografia sull’artista realizzata da Maurizio Calvesi, curatore dell’esposizione.
catalogo:
Maurizio Calvesi, Gino Marotta Trasparente –
Apparente, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008
www.gallerialanuvola.it