Sab 27 Mag 2006
tutti giù per terra… F. De Andrè ci manca…
Posted by Antonio Picariello under arte/teatroNo Comments
Storia di un impiegato è l’ottavo album registrato in studio di Fabrizio De Andrè. In questo album viene messo a nudo il pensiero sociale di De André, la sua critica nei confronti del conformismo borghese e la sua rigida critica contro il terrorismo degli anni ’70. Come è criterio nelle composizioni di De André, le canzoni sono collegate fra di loro da un filo narrativo. Qui si racconta la storia di un impiegato (la cui vita è basata sull’individualismo), che – dopo aver ascoltato un canto del Maggio francese – decide di ribellarsi conservando però il proprio individualismo. Le canzoni seguono l’ordine logico di una presa di posizione individuale che, solo dopo il rapido succedersi dei fatti, e solo in un ambiente crudo e forte come quello carcerario, diventa collettivismo. Da notare sono le diverse finalità per cui esplode la bomba del “bombarolo” di De André e per cui esplodevano le bombe negli anni di piombo. Il “bombarolo” si presenta al “Ballo mascherato della celebrità ” (allegoria della società borghese) per togliere la maschera agli ipocriti, delegittimare il potere e far saltare in aria le istituzioni. Al contrario i terroristi degli anni di piombo facevano esplodere bombe in piazza, sui treni per alimentare la cosidetta “politica del terrore”, atta a creare un “mostro rosso ed invisibile” contro il quale potevano battersi solamente le istituzioni e il potere politico; il fine era perciò legittimare le istituzioni. –(La canzone Canzone del Maggio è liberamente tratta da un canto del maggio francese 1968 di Dominique Grange il cui titolo è Chacun de vous est concerné. Quando De André si mise in contatto con lei per pubblicare il pezzo, la cantante francese glielo regalò senza chiedere neanche i diritti d’autore.- Della “Canzone del Maggio” esiste una versione molto più cruda nel testo presentata spesso dal vivo dal cantante genovese, di questa versione esiste una registrazione pirata)
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