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Dalle grotte di Gargas, di Altamira e di Lascaux ai grattacieli di Manhattan e alle bidonville di Caracas e di Calcutta. E’sempre, e in ogni caso, l’archetipo che si rinnova. La storia e il tempo che passa. L’arte è in continuo divenire. Dalle fitte nebbie del cosiddetto “emergere cosmologico” si alza un’intensa polifonia. E’ il cuore stesso che parla: a volte per suoni e a volte per immagini. E che racconta 1’uomo appoggiandosi vuoi alle note e vuoi anche ad una fitta e delicata armonia di segni:
In questo caso, segni antichi e moderni, apocalittici ed ancestrali, stereotipi e inusitati, ludici e razionali, in altre parole plastic writing. Ciascuna di queste scritture plastiche di Salvatore Comminiello è popolata da figure zoomorfe, da microsegni magici e da pressochè minimali – quasi impalpabili – forme astratte (che nella loro distribuzione armonica) effettuata sia sul piano prospettico e sia nello spazio geometrico/primario della composizione, sono come fluttuanti .
Tutte queste, figure, messe una sull’altra, rappresentano delle autentiche microstorie di un tempo antico: di un tempo pressochè remoto, svanito negli anfratti della memoria. Ovvero sia si tratta di immagini che sono una rappresentazione – più che mai esatta – del nostro “passato semantico” (genius loci),e della nostra paura di individui umani di vivere a contatto ‘diretto” con aspetti) ignoti “e casuali della natura.
Ma questo non basta. Si tratta pure, infatti, di figure che sostanziano la nostra stessa contemporaneità. Oltre ai ricordi – queste forme – rappresentano, in buona sostanza, il nostro stesso presente urbano, mitigato dagl’intimi racconti dell’anima che affiorano dalle auliche praterie dell’immaginazione e della creatività. La calligrafia semantica di Salvatore Comminiello è pura sublimazione immaginifica della realtà, è nitida scrittura ieratica, è paesaggio astratto dei nostri più intimi e fantastici “luoghi lirici”della personalità.
La calligrafia semantica di quest’artista (“etnico” nella sua dimensione visiva e metropolitano nella sua capacità cognitiva di rapportarsi al mondo) rappresenta un’autentica alba tecnologica all’interno della ricerca dei materiali (basti pensare all’uso che fa delle lacche, come anche dell’acetato e delle pellicole di cellophane). In definitiva, nel suo lavoro creativo, sperimentazione linguistica ed avanguardia creativa procedono di pari passo. E mostrano i caratteri di una visione ierostorica della realtà che consente a chi osservi i.dettagli di queste sue opere di potersi riappropriare, sia del passato e sia del presente, in una chiave. sacra e mitologica. Ovvero sia in una chiuve diacronica, svincolata dagli effetti di causa e d’effetto. ( R. Cardone- S.Camminiello F.to)