Marzo 2012


aRTE mANZAN

Invito – fronteInvito – retro


ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA
DIPARTIMENTO DI ARTI VISIVE

VENERDI 9 MARZO – ORE 17.30

“ZonaRossaArt”

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

L’Epopea aquilana del popolo delle carriole
All’avanguardia dell’indignazione hesseliana
di Antonio Gasbarrini

Proiezione del DVD “Mi fa male” (di Luca Cococcetta con Manuele Morgese)

Coordinano l’incontro Francesco Correggia e Sergio Nannicola . Sarà presente l’autore*

IL LIBRO
UN CHIARIFICATORE LIBRO-DOCUMENTO-VERITA’ SULL’INDIGNAZIONE DEGLI AQUILANI
Il libro ed il DVD allegato (Angelus Novus Edizioni, L’Aquila, dicembre 2011) interamente dedicati al generoso Popolo delle carriole, documentano l’indignazione dei terremotati aquilani nei confronti delle Istituzioni (nessuna esclusa).
Nell’incalzante ritmo cronachistico delle circa 200 pagine del volume riccamente corredato da “immagini di strada” scattate dall’autore nelle giornate “più calde dell’epopea” (dal febbraio 2010 al novembre 2011) si snodano tre interdipendenti percorsi d’un allucinante racconto “su e del” perdurante calvario degli aquilani, gran parte dei quali, ad oltre 1000 giorni dal sisma, è tuttora esiliata dalla medioevale città storica.
La prima parte del volume raccoglie gli Atti dell’incontro seminariale “La diaspora dei terremotati aquilani. Rassegnazione, indignazione o rivoluzione?” tenuto a L’Aquila, nel gennaio del 2011, in onore ed in Omaggio al libretto di Sthéphane Hessel Indignez – vous! Dai vari testi emergono significative assonanze non solo tra la lectio magistralis di Hessel su un’ “indignazione partigiana e militante” e il movimento del Popolo delle carriole, ma anche il diritto di primogenitura indignazionista spettante allo stesso. Infatti L’epopea aquilana del Popolo delle carriole ha avuto il suo battesimo di fuoco con l’abbattimento delle grate dissuasive, la rimozione delle macerie nel Centro storico (febbraio 2010) e con le successive azioni antagoniste, mentre la prima edizione francese dell’incendiario libricino di Hessel vedrà la sua luce solo ad ottobre.
Nell’intermezzo “Cronica non rimata dal febbraio 2010 al novembre 2011 in 20 fotoracconti” sono documentate dall’autore, fotograficamente e testualmente, le principali vicende dell’epopea.
Nella terza parte, infine, i cinque racconti, sempre dell’autore, ispirati a Mr. T (alias ed avatar del Signor Terremoto) riannodano, in una forma stilistica più fabulatoria, lo spezzato filo rosso memoriale della tragedia aquilana. Tragedia manipolata dai massmedia sin dalla notte del 6 aprile 2009 ed attualmente relegata negli angolini bui dell’informazione, nonostante circa 30.000 aquilani siano tuttora assistiti, dopo essere stati mandati “allo sbaraglio”, in circa 15.000, nei 19 agglomerati-dormitorio delle casette prefabbricate e negli altri precari alloggi di fortuna.
Nei tre cortometraggi del DVD (“Mi fa male”, “Res Publica” e “Carriole senza voto”) oltre ad emergere con la crudezza del caso la riappropriazione della città da parte dei suoi ex abitanti costretti ad insorgere contro le inefficienti, a volte corrotte Istituzioni governative e periferiche, viene dato un particolare risalto alla vergognosa giornata romana del 7 luglio 2010 nella quale 5.000 aquilani terremotati sono stati manganellati dalle forze di polizia schierate in tenuta anti-sommossa. Le impietose immagini del giovane regista aquilano Luca Cococcetta snocciolate all’interno del rabbioso monologo d’un cittadino che rievoca davanti ad uno specchio tutte le manipolazioni mediatiche azzerate dalla corale insurrezione del Popolo delle carriole (nella coinvolgente interpretazione dell’attore Manuele Morgese del TeatroZeta dell’Aquila), riescono a legittimare la sacrosanta indignazione. Controbilanciata, in negativo, dalla pervicace ferocia ottusa di un potere istituzionale repressivo, senza cervello e, quel che più ha ferito e continua a ferire gli aquilani, senz’anima. Il toccante filmato pone una subliminale, atroce domanda: in quale epoca storica ed in quale parte del mondo pacifici terremotati sono stati derisi prima e manganellati poi?

* Antonio Gasbarrini è critico d’arte, curatore, saggista. E’ art director del Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” – L’Aquila (www.angelusnovus.it) e direttore responsabile del Quadrimestrale di Studi Comparati e Ricerche sulle Avanguardie “Bérénice” (www.angelusnovus.it/berenice)

ricevo e pubblico:

Carissimo Antonio,
ti scrivo per sapere come stai, considerato che da tempo non riesco più a incontrarti e a trarre beneficio dal tuo lussureggiante cerebro (soprattutto il lobo destro, ma anche quello sinistro non è male, dura madre compresa).
Con la scomparsa inopinata del tuo amico Lucio, poi, ci sentiamo sempre più soli e abbandonati per colpa di un destino crudele e ingrato. Spero veramente, e prego per questo, che tu riesca a sopravvivere in quell’imaginifico anfiteatro assediato dalla siccità senza soffrire troppo la tua condizione di Ossioi.

A me le cose non vanno poi così male, considerato che sono ancora vivo nonostante il doppio mutuo da pagare e che un artista visivo a te contemporaneo (e, diciamo la verità, a te viciniore) tale Pilò da Saint-Denis ha composto un’opera che mi ritrae immerso in un munifico piano cartesiano dominato da un poderoso triangolo degenere o ideale un vertice del quale mira luminosamente all’infinito e verticalizzato da un muro oltremondano di pietre e calce aerea a protezione e contenimento dei magnetici campi demiurgici sprigionati dalla mente unica al contatto del sembiante e della spalla sinistra.
Se vedi Pilò, ti prego di ringraziarlo per aver composto e pubblicato su criticart opera di siffatta esoterica bellezza.

Riguardo al resto, chissà che in questo eone non ci si riveda presto.
Un abbraccio cardioelettrico,
Fabio
Carissimo Antonio,
tio reinvio in calce il mio commento all’opera di Pilò, con la correzione di un refuso:
la corretta grafia del nome dell’artista è, naturalmente,  Pilò de Sain Denis e non da Saint Denis.
Un abbraccio,
Fabio


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Dal 26 Febbraio al 24 Giugno 2012, sul sito antologico www.alangattamorta.it il pittore

Alan Gattamorta presenterà una rassegna di 15 bassorilievi in carta, titolata pavé
Alan Gattamorta
http://www.alangattamorta.it

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