Sab 8 Lug 2006
Cattelan raggiunge sul piano figurativo l’irresponsabilità creatrice della poesia che caratterizza la strana mucca del sonetto di Jacques Roubaud, il grande Oulipista, in Les animaux de tout le monde.
La
Vacca
È
Un
Animale
Che
Ha
Circa*
Quattro
Zampe
Che
Scendono*
Fin’
A terra
(*Circa quattro zampe quindi che non vediamo salire, ma scendere verso terra con la perfetta logica della gravità .)
Il riso grottesco è sempre fuori tempo e luogo. “L’immagine spazio-temporale fa la capriola e così il suo significato e qualsiasi giudizio†(Bachtin). La parodia delle forze di gravità (para-odos, è storno di direzione) è costante in Cattelan: lo struzzo nasconde la testa sotto il pavimento, da cui emergerà il suo scherzoso autoritratto. Il non sapere si converte in beffarda conoscenza, così come nel grottesco popolare la morte si cambiava in vita. Anche altre installazioni giocano sull’invasione e l’evasione dello spazio espositivo: dall’effrazione della meteorite de La Nona ora, alle lenzuola annodate della fuga del Castello di Rivoli.
Il riso non è spensierato: nonostante l’equivoca definizione “concettualeâ€, lo spunto di Cattelan viene da un’immagine mentale astratta che poi cerca e precipita i suoi esiti nella lingua condivisa della conversazione (riflessioni, associazioni, critiche, consigli). Si esprime poi nella costruzione di storie capricciose e raccapriccianti (come la donna del lago di Munster) che iperrealizzano mondi possibili. Hanno la struttura delle gag, battuta comica immediata che era originariamente l’interpolazione di un attore nella sua parte, una parola messa in bocca a qualcuno: un excursus e un a-parte. Queste gag si propalano come voci, (com’é stato il caso di Him e de La Nona ora, rumors che perdono verità , ma prendono verosimiglianza e ritrovano aura nel passaggio bocca orecchio. “La parola di piazza è un Giano Bifronte “(Bachtin).
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