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Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 9 settembre 2009 n. 35030

La frequentazioni di pessime compagnie è una colpa grave nella determinazione del proprio stato di detenzione. Quello della Cassazione sembra quasi un monito ai giovani a non frequentare cattive, anzi pessime compagnie. Perchè se poi la cosa innesca un procedimento penale e fa presumere una pericolosità sociale, non c’è possibilità di essere risarciti per aver patito ingiustamente il carcere. I giudici hanno confermato quanto stabilito dal provvedimento impugnato da un uomo rimasto in carcere un anno e quattro mesi per un’accusa dalla quale era poi stato scagionato. Frequentare abitualmente il mondo della militanza anarchica, scrivere un proclama inneggiante alla lotta armata e alla costituzione di un’organizzazione combattente, secondo i giudici, sono elementi che “delineano un comportamento altamente imprudente e superficiale”, con l’implicita accettazione del rischio di apparire coinvolto in un’organizzazione criminale.